Non ci hanno pensato a lungo Marc Lichty e la sua famiglia, per decidere che nome dare al loro nuovo micino.
Milo gli è apparsa l’unica opzione da valutare, visto che il gattino in questione è sopravvissuto a un viaggio di circa 120 miglia (più di 193 chilometri), raggomitolato nella parte di carrozzeria sopra la ruota del Suv del sig. Lichty.
Non si aspettava certo di partire per un così lungo viaggio il povero Milo, quando si era appollaiato nell’anfratto della vettura, probabilmente per trovare un po’ di riparo dalle rigide temperature dell’inverno dell’Oregon, Stati Uniti.
Durante il viaggio Lichty racconta di aver udito uno strano miagolio, ma non avendo trovato niente di insolito ad una prima ispezione, aveva ripreso la corsa verso casa. Nel giro di poco il miagolio era diventato un pallido ricordo, il povero gattino aveva taciuto fino all’imbocco del vialetto di ingresso della casa del sig. Lichty. Solo a quel punto, a macchina ferma, Milo ha ricominciato a dare segni di vita. Litchy e la figlia si sono messi alla ricerca e hanno cercato di farlo uscire dallo scomodo nascondiglio con un pezzo di salmone.
Non c’è voluto molto, perché il micio schizzasse fuori dall’auto e si intrufolasse in quella che senza dubbio sarebbe stata la sua nuova casa. Dopo un pasto abbondante, una bella dormita e qualche fusa qua e là, Milo si era perfettamente ripreso dalla brutta avventura. E, tutto considerato, non si può dire che gli sia andata male: quello che probabilmente fino a qualche giorno fa era un gattino senza nome e senza casa, ora ha una famiglia di umani che lo adorano e ben due compagni di gioco a quattro zampe, un cagnolino e una gatta di dieci anni.
Chi sa se il piccolo Milo è consapevole che questa storia lo ha reso una star? Ma forse anche se lo sapesse non se ne curerebbe granché.