Secca la risposta di AIDAA alle accuse di falso riguardo la storia del micio rosso di Vigevano: Lorenzo Croce procede alla denuncia per diffamazione.
Procede in questo modo la storia del gatto tigrato che un anno fa è stato nominato erede di una fortuna pari a un milione di euro. Ieri due volontari del Rifugio del Micio di Vigevano avevano dichiarato alle redazioni di tutta Italia che il Gatto Michele era inesistente, e frutto del desiderio di AIDAA di promuoversi pubblicamente. Arrivano immediate le smentite.
“Il solo scopo è quello di denigrare la mia persona e l’operato dell’associazione che presiedo”: queste le prime parole del Presidente di AIDAA, che da ieri mattina è nell’occhio del mirino per l’accusa, lanciata dal rifugio di Vigevano, di aver usato una vicenda della cui realtà ormai si dubita, quella del Gatto Michele e della sua eredità, al solo scopo di farsi pubblicità e apparire su riviste e programmi televisivi.
Croce interviene duramente verso la volontaria Giuliana Poletti, che accusa di “utilizzare l’orario d’ufficio ed il computer del comune per invadere le redazioni giornalistiche di mail deliranti”, e non lesina accuse nemmeno nei confronti di Liliana Bianchi e Adriano Mazzini, responsabili del rifugio “espulsi dall’AIDAA nel mese di luglio e denunciati per il reato di maltrattamento agli animali”.
Ricambia le accuse ricevute ricordando che presidente e consigliere del Rifugio del Micio di Vigevano ospitano gli animali in un “rifugio lager che contiene 260 gatti molti dei quali tolti alle colonie e ospitati in gabbie di un metro per un metro” e allega una denuncia via email alle procure di Milano, Vigevano e Rovereto firmata in data 12/09/2011 ma inviata alle procure questa mattina (28/09) alle 12.30.
Della sorte del Gatto Michele, però, non si fa menzione, e per questo chiederemo un incontro sia a Lorenzo Croce che al Rifugio del Micio, onde accertare il più possibile la realtà dei fatti a riguardo.
Claudia Resta
Petpassion.tv – [email protected]