Sbadigliare per noia o per fame? Per stanchezza o per sete? E tu, sai perché mai sbadiglia il tuo gatto?
Un noto autore scrisse che “lo sbadiglio di un gatto è l’espressione della sua opinione in modo onesto“. In effetti i felini sbadigliano aprendo così tanto la bocca che si potrebbero contare i denti uno a uno. Senza contare che è stato stimato che l’atto si ripete 109.500 volte nel corso della vita di un micio medio.
Certo, sono tantissimi gli animali che sbadigliano: gli esseri umani iniziano 11 settimane dopo il concepimento, quindi ancor prima della nascita, così come i gorilla e gli scimpanzè, i pesci e gli uccelli.
Ma perché i gatti sbadigliano così spesso?
A riguardo ci sono varie teorie. La risposta più ovvia sarebbe è annoiato, ma gli evoluzionisti sostengono che sbadiglia per mostrare i denti, comportamento ancestrale per segnare il territorio. Il movimento rilascia anche energia, aiutando l’animale a rilassarsi. I medici sostengono che sbadiglia quando nel sangue si abbassa il livello di ossigeno, obbligandosi così a fare un respiro molto ampio che stimola il cuore e la circolazione. Alcuni comportamentisti invece sostengono che il micio sia diviso tra l’istinto ad addormentarsi e quello a non farlo, per qualche motivo, e che lo stress lo faccia sbadigliare mentre tenta di restare sveglio.
In quali momenti della giornata?
I gatti sbadigliano spesso la mattina ma poco la sera, anche quando sono stanchi, e lo fanno anche in caso di conflitto, per esempio se sono vicini a una ciotola di cibo ma c’è anche un cane o un altro gatto: in questo caso mostrarsi assonnati può essere una tecnica per mostrare che non si è davvero interessati a quel cibo (anche se è il contrario), un po’ come se fischiettassero facendo finta di niente!
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