I gatti sono indipendenti e necessitano dei propri spazi, è possibile, però, educarli e lavorare per correggere alcuni comportamenti.
Affettuosi e capaci di gesti d’affetto unici e appaganti, i gatti sono perfetti compagni di vita. Tutti coloro che vivono con un gatto sanno che questi animali sono capaci di compiere le più divertenti marachelle, ma anche di attuare comportamenti non sempre educati.
Come fare, quindi, per evitare spiacevoli inconvenienti durante la vita in casa con il gatto? Educarlo è possibile! È bene sapere, però, che se si vuole agire sul comportamento del gatto è necessario farlo fin da piccolo: è difficile riuscire a modificare in seguito un atteggiamento già consolidato, mentre risulta più efficace educare e addestrare il gatto fin da cucciolo.
Quali possono essere i comportamenti scorretti del gatto?
Ci sono alcuni comportamenti, comuni a quasi tutti gli esemplari, che possono far percepire il gatto come maleducato. Per convivere serenamente con il pet è bene, quindi, che ognuno abbia i suoi spazi e stabilire delle regole, così da essere sicuri di non avere sorprese, ad esempio quando si lascia il gatto da solo in casa o si hanno ospiti:
- è importante insegnare al gatto a non salire sul tavolo, migliorando quindi il suo comportamento a tavola;
- se farsi le unghie è un comportamento naturale, è bene insegnare al gatto a non usare il divano come tiragraffi;
- se le condizioni non lo permettono, il gatto deve imparare a non uscire di casa;
- sia che si scelga una lettiera chiusa o aperta, è necessario insegnare al gatto a usarla correttamente (può capitare, ad esempio, di vedere il gatto mangiare la sabbia);
- il gatto deve comprendere che non deve scavare nei vasi di casa;
- se in casa ci sono delle tende, il gatto potrebbe usarle per arrampicarsi, anche in questo caso è bene insegnare a evitare questo comportamento.
Come comunicare al proprio amico a quattro zampe queste regole? Sicuramente la pazienza è un’arma vincente. Ecco però quali sono gli errori da evitare!
1. Non pensare che il gatto sia come il cane
I gatti sono animali solitari e indipendenti, nonostante spesso formino dei piccoli gruppi. Questo li differenzia notevolmente dai cani, che invece sono maggiormente socievoli.
Questi animali sono in grado di comunicare in modo chiaro quando sono felice di restare in compagnia o vogliono le coccole e quando, invece, è tempo di smettere con i gesti d’affetto. In generale, il gatto non vede l’umano come una figura di riferimento, un leader, ma come un compagno con cui stare bene e condividere momenti: è fondamentale imparare a relazionarsi con il proprio amico a quattro zampe e a comprendere i suoi movimenti e le sue espressioni, così da capire al meglio quello che vuole dirci.
2. Non pensare che il gatto si educhi da solo
È vero, i gatti sono animali indipendenti e amano stare soli quando lo desiderano. Questo, però, non significa che possano imparare come comportarsi correttamente da soli. Per poter aiutare il pet in questo senso, il primo passo fondamentale è riuscire a creare un legame con l’animale, attraverso esperienze positive, quindi anche il gioco. A differenza del cane, quindi, il gatto viene educato insegnando comandi semplici e coerenti, ma instaurando un rapporto di fiducia.
Allo stesso modo, essere indipendenti non significa non avere bisogno di attenzioni: attraverso il linguaggio corporeo i gatti sanno comunicare se è il momento di dare lui attenzioni o meno.
3. Non adottare un cucciolo troppo presto
Adottare un cucciolo è sicuramente il desiderio di molte persone, bisogna però fare attenzione a non accoglierlo in casa quando troppo piccolo o appena nato. L’ideale, per poterlo educare correttamente, è prendere il gatto quando è terminato lo svezzamento.
Restare con la mamma ed essere allattato aiuta prima di tutto la salute del gatto, ma permette al cucciolo di imparare la socializzazione e a rapportarsi con altri esemplari.
4. Non rimproverare il gatto con tono aggressivo
Non è scorretto rimproverare il gatto in sé, ma non bisogna mai usare un tono aggressivo: non bisogna quindi urlare, ma rispondere con un “NO” ad ogni comportamento sbagliato. Avere un atteggiamento troppo impulsivo potrebbe portare il gatto a voler fare dei dispetti!
Gli animali, i gatti così come i cani, non capiscono le punizioni: sgridarli serve quindi solo a incrinare il rapporto di fiducia. Il segreto, quindi, oltre al segnale ricorsivo del “NO” è cercare di capire a cosa sono dovuti i comportamenti sbagliati, come lo sporcare in casa, per individuare una soluzione.
5. Dai al gatto quello di cui hai bisogno
È importante mettere il gatto in condizioni che gli permettano di comportarsi correttamente. Non dimenticare, quindi, di pulire regolarmente la lettiera e le ciotole di acqua e pappa.
Non solo, se il gatto ha l’abitudine di farsi le unghie è importante provare a fornire delle alternative, come ad esempio i tiragraffi.
Se in casa sono presenti più animali, infine, è necessario prevedere accessori differenti: ogni gatto dovrà avere la sua ciotola, la sua lettiera, la sua cuccia…
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Approfondimento: Purina