Siamo giunti quasi al termine dell’estate e buone notizie arrivano dal fronte della tutela degli animali. Secondo i dati relativi alle entrate nei 100 canili monitorati dall’Aidaa e dalle segnalazioni ricevute dal telefono amico dell’Associazione Animalista, da inizio luglio fino al giorno di Ferragosto vi è stata una diminuzione del 56 per cento degli ingressi rispetto al 2008. I cani entrati e rimasti in canile in questi primi 45 giorni d’estate sono stati 4.500 rispetto ai 10.200 dello scorso anno.
Una delle ragioni della consistente diminuzione del dato è probabilmente dovuta all’introduzione dell’obbligo del microchip che ha permesso la restituzione di almeno 1.700 cani ai legittimi proprietari. Ma moltissimo hanno influito anche le campagne istituzionali, radiotelevisive e delle associazioni per la prevenzione degli abbandoni estivi.
Va ricordato tra l’altro che nei mesi immediatamente precedenti l’estate vi era stato un incremento degli abbandoni rispetto agli ultimi 2 anni nella misura del 7 per cento su scala nazionale. Grazie alla norma del microchip obbligatorio, inoltre, l’Aidaa ha potuto individuare – dice un comunicato – 300 proprietari che avevano abbandonato i loro cani sulle autostrade italiane e procedere alla loro denuncia per il reato di abbandono di animale.
La situazione più grave per quanto riguarda gli abbandoni rimane il Sud, dove sono concentrati oltre il 65 per cento dei cani abbandonati quest’estate. Migliora invece la situazione al Nord, dove gli abbandoni sono diminuiti in regioni come la Lombardia, l’Emilia Romagna ed il Piemonte, mentre di fatto il randagismo è un fenomeno quasi inesistente in regioni come il Trentino e la Valle d’Aosta.
«Manca ancora un mese al termine della stagione estiva – dice Lorenzo Croce, presidente di Aidaa – e ovviamente i dati relativi alla forte diminuzione di abbandono sono ancora parziali, ma il trend positivo appare irreversibile. Occorre comunque tenere alta la guardia, in quanto vi sono realtà come la città di Roma dove i canili sono strapieni ed il fenomeno degli abbandoni estivi è tutt’altro che sotto controllo.
Diversa la situazione nelle regioni del Sud dove a fronte di una pur significativa diminuzione degli abbandoni di quest’anno vi è una situazione grave dovuta alla presenza della popolazione canina randagia che supera di gran lunga i 70.000 cani per ciascuna regione in Puglia, Sicilia, Campania, Lazio».