Molti di voi avranno sentito parlare di Cesar Millan, il noto educatore e addestratore cinofilo che ha inchiodato allo schermo milioni di spettatori, ora anche italiani, con la serie dedicata alla rieducazione di cani con difficolta’ di socializzazione e con i piu’ disparati problemi comporatmentali. Il fatto e’ che, a parte le indiscusse capacita’ mediatiche e il talento da conduttore, il suo metodo suscita qualche perplessita’.
A sostenerlo è Asetra, l’Associazione studi etologici e tutela della relazione con gli animali, che assieme ad alcuni veterinari comportamentalisti si sta mobilitando per chiedere la sospensione del reality «Dog Whisperer», in onda da questa stagione anche in Italia.
Il metodo di Millan, e’ il portavoce di Asetra Laura Borromeo a dirlo, sarebbe un metodo sorpassato e dannoso, ben lontano dal doma gentile del celeberrimo addestratore equino Monty Roberts, al cui soprannome, “l’uomo che sussurrava ai cavalli”, il titolo della serie si ispira.
Il piglio del comunicatore affabile e convincente, abusato per ammaliare i proprietari dei cani, si trasformerebbe, nella relazione con l’animale da rieducare, in un brusco alternarsi di rimproveri e forzature, punizioni e costrizioni, con il risultato di fornire soluzioni solo transitorie, se non addirittura dannose, e di impartire lezioni del tutto diseducative ai disorientati proprietari.
Inoltre Millan, e’ ancora Asetra a puntare il dito, proporrebbe ai proprietari/clienti sempre lo stesso tipo di spiegazione per i disagi manifestati dai cani: “questo cane e’ stato troppo amato e non ha imparato a rispettare la gerarchia, per questo motivo e’ diventato troppo dominante”. La soluzione? Sottometterlo, fargli capire chi comanda.
A questo proposito Millan non esita a consigliare, anzi utilizza lui stesso, il cosiddetto «collare a strangolo», uno strumento «di solito molto sottile percio’ molto funzionale, posizionato subito sulla seconda vertebra cervicale in modo che, tirando anche lievemente, si ottiene un effetto efficacissimo sulla laringe che produce il soffocamento».
Sul concetto di dominanza l’Asetra nutre molteplici dubbi: «e’ un concetto che, il piu’ delle volte, e’ completamente fuori luogo proprio nell’accezione comune quando si parla di cani e non di lupi; Millan lo somministra a spiegazione di qualunque comportamento negativo il cane stia manifestando, anche quando e’ palese a un occhio esperto che l’animale sia insicuro, spaventato, stressato, frustrato, talora preda di compulsioni. Come conseguenza immediata il cane, gia’ instabile e che a causa della sua instabilita’ e insicurezza ha sviluppato strategie inappropriate e inefficaci di interazione con il mondo sociale o fisico, comprendera’ che nel futuro sara’ meglio tentare altre strategie, e queste negli animali in preda a stato ansioso e emozioni negative saranno basate o sulla fuga o sull’attacco. E in casa non si puo’ fuggire.»
(G.M.)