L’ultima trovata dei venditori di cuccioli di cani ed altri animali per combattere la crisi è la proposta del “cane a rate” come se si trattasse di un elettrodomestico o di un’automobile. Si tratta decisamente di un abominio, dal quale Petpassion desidera mettervi in guardia.
Impazzano in internet i siti di allevatori (o presunti tali) che offrono cuccioli di cani di razza a partire da 14.90 euro al mese e in alcuni casi addirittura con diritto di recesso e garanzia di un anno.
Andando un poco più a fondo nella ricerca scopriamo inoltre che questi acquisti di cuccioli sono “finanziabili”, infatti le maggiori finanziarie da alcuni mesi hanno attivato il servizio di “finanziamento degli animali vivi” in poche parole si accede ad un finanziamento rateale (con interessi piuttosto alti) che da una parte garantisce all’allevatore l’incasso immediato dei suoi soldi mentre l’acquirente paga in alcuni casi con rate che raggiungono gli 84 mesi il proprio cane.
Il sistema pare funzionare ed infatti da noi interpellati i funzionari di una nota finanziaria nazionale ci dicono che i numeri di questi finanziamenti sono interessanti e in crescita da quando circa un anno e mezzo fa hanno iniziato a garantire questo tipo di finanziamento.
Già tutto bene allora? Noi diciamo assolutamente di no, in quanto il cane o il gatto o qualunque altro animale venga comperato a rate va incontro a rischi altissimi.
La prima domanda è cosa succede se il proprietario del cane interrompe i pagamenti? Secondo la legge italiana, dopo i tre solleciti inviati dalla finanziaria, il cane può essere pignorato e finire sotto sequestro e in casi estremi addirittura essere sequestrato e posizionato presso un canile o una struttura o dato addirittura in affidamento a un privato.
Ma non è tutto: infatti, alla fine della trafila il cane potrebbe essere messo all’asta.
Diversa, ma altrettanto grave la questione del diritto di recesso che gli allevatori più seri non applicano, mentre la maggior parte dei siti internet borderline applicano per trenta giorni e con una garanzia di un anno.
Questo in teoria permette il cambio del cane in caso di malformazioni congenite o altre malattie entro un mese dall’arrivo a casa dell’animale.
Nessuno si è mai chiesto che fine fanno gli animali restituiti che sono malati? Vengono semplicemente soppressi, tranne pochi fortunati che trovano adozione presso privati o associazioni che li accolgono, ma si tratta di una minoranza, in quanto in questo sistema trovano spesso collocazione anche i cani importati clandestinamente, per cui quelli malati non vengono certo registrati all’anagrafe canina, stesso dicasi per i cuccioli di gatto.