Abbiamo parlato proprio l’altro giorno di quali sono le razze più adatte alla vita in famiglia e alla guardia, premettendo che la cosa basilare è cercare di moderare il più possibile lo sviluppo dell’aggressività, soprattutto durante i primi anni di vita del cane, attraverso un’educazione molto attenta e specifica.
I cani alle volte però possono essere aggressivi, e noi non capiamo il perchè, la cosa importante in questi casi è proprio capire il perchè si scatenano certe reazioni e cercare di avere un atteggiamento che le stimoli il meno possibile. Vediamo come con qualche spunto.
Gli stimoli che possono sviluppare la reattività di un cane stanno spesso proprio nella loro memoria genetica, tra i quali al primo posto, per la sua frequenza, si può collocare l’ aggressività predatoria.
Un esempio viene semplicissimo da fare: il gatto, perchè il cane insegue il gatto? Il fatto che ci sia rivalità è una leggenda, simpatica, ma resta leggenda. Nella memoria del cane il gatto “assomglia” nelle posture al coniglio, preda per eccellenza; il gatto seduto oppure in corsa può quindi ricordare al cane la corsa del coniglio. Appunto nella memoria genetica del cane ci sono immagini che, per le loro dimensioni e forme, attivano comportamenti di cattura e, in alcuni soggetti, anche di annientamento; per questo con certi cani bisogna fare molta attenzione quando ci sono bambini, i bambini sono piccoli e spesso fanno gesti un po’ incolsulti.
In alcuni esemplari questo tipo di istinto atavico si attiva anche alla vista di cani di piccola taglia, con le conseguenze che possiamo immaginare.
Il consiglio è: abituate il vostro cane sin da cucciolo, dalla dodicesima settimana di vita, a relazionarsi con tutti gli altri cani e animali, è il metodo migliore per evitare lo sviluppo di questo tipo di aggressività.