I gatti, si sa, sono animali molto puliti, non vanno quindi lavati con la stessa frequenza con cui si lavano i cani. E’ comunque bene ogni tanto fargli un bagno, soprattutto se il micio in questione esce anche fuori casa.
Infatti se il gatto esce spesso fuori casa potrebbero succedere delle cose che rendono necessario il lavaggio, come per esempio:
- si è accidentalmente sporcato di vernice o simili
- bisogna eliminare eventuali parassiti
- deve essere presentato ad un concorso di bellezza
- nei periodi di muta serve a far rinnovare il pelo e a eliminare in modo più efficace i peli morti.
Che cosa serve per lavare un gatto?
- un lavandino capiente, dotato possibilmente di un rubinetto estraibile;
- uno shampoo specifico per il lavaggio del gatto;
- un asciugamano o un panno per frizionare il pelo una volta finito il lavaggio
- un termoventilatore silenzioso o in mancanza un phon il più silenzioso possibile
Come lavare il gatto:
- prima di essere lavato, il gatto va spazzolato, per sciogliere tutti gli eventuali nodi del pelo.
- Tenete l’acqua ad una temperatura ben calda, intorno ai 38-39 gradi, che è quella corporea del gatto.
- Cercate di limitare tutti i rumori che potrebbero infastidire il vostro gatto, anche quello dell’acqua dal rubinetto.
- il muso non deve essere lavato, è pericoloso per la salute se entra acqua negli occhi e/o nelle orecchie.
- Va lavato con lo shampoo per gatti e sciacquato accuratamente, in modo che non rimanga nessuna traccia del prodotto detergente.
E dopo il bagnetto…
- Terminato il lavaggio vero e proprio bisogna pre-asciugare il gatto con almeno due asciugamani caldi.
- L’asciugatura definitiva andrebbe effettuata con un termoventilatore silenzioso che emetta aria calda, se non lo avete provate con un fon, ma sicuramente il rumore infastidirà il vostro gatto.
- Una volta che il pelo sarà ben asciutto spazzolatelo con delicatezza usando una spazzola a denti larghi.
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(foto di copertina: alepats)