Razze, attitudini e addestramento: scopriamo insieme chi sono i cani molecolari e di quali eroiche imprese sono capaci
Le gesta dei cani molecolari sono sorprendenti e degne di ammirazione. Grazie al loro incredibile olfatto e all’educazione impartita da esperti addestratori professionisti, riescono con grande precisione a memorizzare e associare un particolare odore a oggetti o persone. Scopriamo di più su questi insuperabili animali, talvolta capaci di superare l’uomo in imprese altrimenti impossibili.
Cosa sono i cani molecolari?
Si chiama cane molecolare perché è in grado di percepire le molecole di odore, di fissarne il ricordo nella mente in modo nitido e successivamente di collegarlo a oggetti o esseri umani. La caratteristica straordinaria è che riescono a percepire puzze e profumi anche se il passaggio del “portatore” è avvenuto molto tempo prima. Per questo motivo sono impiegati come cani da ricerca in diverse occasioni: servono alle forze dell’ordine per intercettare ladri in fuga o latitanti, ma anche per identificare spacciatori o consumatori di droga e sostanze stupefacenti, oppure sono utilizzati per scovare indizi che possono portare a presunti assassini.
Servono inoltre al soccorso alpino per raggiungere gli infortunati in impervie zone di montagna o i dispersi in situazioni di pericolo, come i terremoti. Si avventurano addirittura in zone minate per identificare esplosivi da disinnescare in modo da evitare pericolosi incidenti. Uno degli ultimi impieghi a loro attribuito è in ambito sanitario.
Cani molecolari: razza e attitudine
Esistono alcune razze caratterizzate da un olfatto estremamente sviluppato. Tra i cani molecolari più affidabili compaiono senza dubbio i Bloodhound, noti anche come Chiens de Saint-Hubert. Si tratta di una tipologia canina impiegata soprattutto per la caccia, predisposta quindi a fiutare con facilità tracce di sangue. Per di più sono dei grandi lavoratori, che si stancano difficilmente, hanno una grande resistenza fisica e riescono a mantenere l’attenzione per ore. Considerando che dispongono di quattro miliardi di ricettori olfattivi, è facile capire perché siano tra le razze più addestrate a diventare cani molecolari.
Ciononostante, è possibile scegliere anche altri tipi di animali e educarli allo stesso scopo: la ricerca olfattiva. Oltre al Cane di Sant’Umberto, si addestrano ad esempio i pastori tedeschi, i beagle e gli spaniel, in particolare, il cocker inglese e lo springer inglese.
Cani molecolari: come vengono addestrati
Tra i mestieri per cani più comuni, dunque, compare sicuramente quello dei cani poliziotto. Ma come fare ad educarli a seguire correttamente le tracce, a riconoscere indizi e a minimizzare la possibilità di errore? Grazie a un lungo percorso di mantrailing, un processo che richiede determinazione, costanza e tenacia sia da parte dell’addestratore che del cane stesso. Le impegnative sessioni di addestramento servono a educare il cane alla ricerca olfattiva e si svolgono utilizzando un guinzaglio lungo circa sei metri con il quale il padrone incita o frena l’animale a procedere o meno su una pista. Grazie alla tecnica del rinforzo positivo e alle ricompense in caso di riuscita, i cani molecolari imparano a distinguere le singole molecole di odore, immagazzinarle nella loro testa e abbinarle in un secondo tempo a una persona o a un oggetto.
Ma dove vengono addestrati questi super eroi? Esistono diversi centri in Europa e in molte regioni italiane. Vi lavorano abili addestratori, gli handler, persone forti e allenate che possono camminare a lungo su vari tipi di terreno, più o meno scoscesi. La loro principale abilità è quella di instaurare un solido rapporto di fiducia e complicità con i loro aiutanti, in modo da guidarli nell’affinamento della localizzazione degli odori.
I cani sono non solo ottimi alleati nella ricerca, ma compagni perfetti per rendere l’ambiente di lavoro migliore Scopri di più sui cani in ufficio.
Approfondimento: Purina