La compagnia aerea di bandiera spiega la sua versione dei fatti, rispetto all’episodio del cane deceduto sul volo Palermo-Roma del 26 agosto.
Qualche settimana fa abbiamo pubblicato la notizia del piccolo Roy, carlino di 3 anni, che ha perso la vita per un colpo di calore durante un volo aereo, e le dure parole di condanna della sua padrona rispetto al comportamento del personale della compagnia aerea su cui viaggiava, Alitalia. Abbiamo chiesto all’ufficio comunicazione della aerolinea di spiegarci l’accaduto, per fare maggiore chiarezza, e riportiamo qui di seguito la risposta pervenutaci.
“La passeggera viaggiava con un’amica e due cagnolini a bordo del volo AZ1782 da Palermo a Roma del 26 agosto. I due cagnolini erano accomodati all’interno di regolari trasportini di proprietà della passeggera, come previsto dalle norme che regolano il trasporto di animali a bordo di un aereo. I mezzi di condizionamento e pressurizzazione dell’aereo, sia a terra che in volo, funzionavano normalmente ed in completa efficienza.
Su richiesta della passeggera, il personale di volo ha acconsentito, sebbene non previsto dalle procedure vigenti, a far uscire uno dei cagnolini dal trasportino per essere rinfrescato. La richiesta non è stata fatta per il secondo cagnolino. In caso contrario sarebbe stato concesso di rinfrescare anche lui. All’arrivo del volo a Roma Fiumicino alle 12.40 è stato appurato che questo cagnolino era deceduto all’interno del trasportino.
La passeggera veniva invitata a scendere dall’aereo e ad attendere nell’area Arrivi dell’aeroporto, mentre il personale di scalo Alitalia provvedeva ad informare le autorità aeroportuali e a far portare il cagnolino fuori dall’aereo per poi riconsegnarlo alla proprietaria. Nel frattempo la proprietaria, senza peraltro avvisare in alcun modo, si è allontanata lasciando il cagnolino in aeroporto. I Carabinieri di Fiumicino, informati dell’accaduto, hanno chiesto alla passeggera di tornare in aeroporto a riprendere il cagnolino. Alle ore 18.00 circa, abbiamo ricevuto una telefonata della passeggera con la quale ci informava che avrebbe mandato a Fiumicino la sua compagna di viaggio per prelevare il cane. Come segno di attenzione verso la passeggera, nonostante non sussista alcuna responsabilità della compagnia per quanto accaduto ed alcun obbligo a prendersi cura del cane deceduto, abbiamo organizzato per la signora un trasferimento in taxi da Roma all’aeroporto e un pullmino da Fiumicino alla clinica veterinaria disponibile alla ricezione dei resti del cagnolino. Pur spiacenti per l’accaduto, riteniamo di aver fatto tutto quello che era necessario ed opportuno per la corretta gestione della sfortunata vicenda, assolutamente accidentale e non riconducibile ad alcuna responsabilità della Compagnia”.
Claudia Resta
Petpassion.tv – [email protected]