Tantissimi cani addestrati – cosiddette Unità Cinofile – sono impegnati per salvare vite umane dalle macerie del terremoto che ha colpito il Centro Italia alle tre e mezza del 24 agosto 2016, con epicentro in provincia di Rieti, ad Accumoli, vicino Norcia e Amatrice. Grazie al loro fiuto e ad un addestramento specifico, i cani delle unità cinofile sono in grado di individuare a distanza di diversi metri le persone coperte dalle macerie, e guidare i soccorritori al punto dove si trovano. Sono cani che salvano vite umane, ed in queste ore stanno dando una grossa “zampa” a tutti i soccorritori che sono accorsi dopo il terremoto.
Chi sono i cani impegnati nel terremoto in provincia di Rieti
Una nota del Ministero dell’Interno del 24 agosto 2016 comunica che sui luoghi del terremoto sono impegnati: 880 Vigili del fuoco provenienti da tutta Italia e 30 unità cinofile del Corpo dei Vigili, oltre a 3 unità cinofile della Polizia per ricerca e soccorso, 4 unità cinofile dell’Arma dei Carabinieri, 7 unità cinofile della Guardia di Finanza.
Chi sono i cani delle Unità Cinofile
I cani che aiutano ad individuare le vittime dei terremoti fanno parte di unità cinofile dei vari corpi come Vigili del fuoco, Soccorso Alpino, Corpo forestale dello Stato, Polizia di Stato e Polizie locali. Le unità cinofile vengono chiamate sui luoghi del terremoto e coordinati dalla Protezione Civile. Il lavoro di questi cani – appositamente addestrati – è quello di aiutare operatori e volontari a fiutare persone e vittime sepolte sotto le macerie dei palazzi che il terremoto ha fatto crollare. Ogni unità cinofila è composta da un cane e dal suo conduttore, che formano una coppia di lavoro inscindibile, basato soprattutto sulla fiducia reciproca e su una forte intesa. Questa sincronia è fondamentale in situazioni di forte confusione e stress in cui si lotta contro il tempo per individuare ed estrarre le persone dalle macerie.
Le razze delle Unità Cinofile
A differenza dei cani bagnino che di solito sono di grossa taglia, come il Terranova, il Labrador o il Golden Retriever, nelle situazioni post-terremoto non è importante la razza o la stazza del cane. I cani impiegati nelle ricerche possono essere meticci o trovatelli, validi agenti dal fiuto impareggiabile a prescindere dal pedigree.
L’addestramento delle Unità Cinofile
Come fa un cane a diventare un soccorritore? Viene addestrato, in genere già da cucciolo, a trovare oggetti, a muoversi su terreni impervi o in mezzo alle macerie. Ogni volta che un esercizio viene terminato correttamente, l’animale viene premiato. E così è indotto a ripeterlo e a farlo sempre meglio, ovvero nel minor tempo e precisione. L’addestramento può durare da uno a due anni e si completa quando il cane è pronto a fare la sua parte in situazioni di emergenza come i terremoti o altre catastrofi naturali. Leggete l’intervista che abbiamo fatto ad un formatore delle Unità Cinofile, che ci ha spiegato come un cane diventa cane da soccorso.