In Italia non ci sono abbastanza cani guida per esaudire le richieste dei non vedenti. Il Governo deve intervenire per sanare questo grave deficit che crea attese insostenibili”. A lanciare l’appello è Massimo Baragli, responsabile dell’Attività di Raccordo dei Servizi Tecnici della scuola cani guida di Firenze di proprietà della Regione Toscana. Un appello raccolto anche dall’Unione Italiana Ciechi: “C’è una domanda superiore all’offerta – ha detto il presidente nazionale Tommaso Daniele – ed è necessario realizzare almeno altre due scuole pubbliche (una al sud e una al nord) sul modello di professionalità di quella toscana”.
Purtroppo al momento esistono solo due scuole pubbliche di addestramento cani guida per ciechi, una in Toscana a Firenze e l’altra in Sicilia a Messina, oltre alle due strutture private di Milano e Piacenza. Le scuole private però non possono permettersi grandi investimenti a causa di una carenza di risorse. Eppure sono tanti i non vedenti che sono costretti a non poter usufruire del cane guida. Per questo “Lo Stato dovrebbe intervenire realizzando scuole per cani guida pubbliche con supporti economici costanti” – spiega Baragli. “I tempi di attesa da parte dei non vedenti per avere un cane guida sono estenuanti. Spesso devono attendere due anni e talvolta non sono sufficienti”. Situazione inaccettabile se si considera che il cane guida è un supporto notevole per il non vedente il quale, proprio grazie al cane, può avere una maggiore autonomia nella vita di tutti giorni.
L’istituzione di altre scuole sul modello di quella fiorentina sarebbe un gran passo in avanti. La struttura di Firenze è un vero fiore all’occhiello: sono circa una cinquantina i cani (labrador, golden retriever e pastori tedeschi) che la scuola ogni anno addestra e poi affida ai non vedenti, non solo toscani ma di tutta la penisola. La Scuola, nata per iniziativa dell’Unione Italiana Ciechi, viene attribuita alla Regione Toscana il 1° aprile 1979. I fondi messi a disposizione per la scuola sono tutti provenienti dalle casse della Regione Toscana e ammontano ad un milione e 250 mila euro all’anno. La Scuola cura l’approvvigionamento, l’allevamento, la selezione e l’addestramento di cani alla guida dei non vedenti ed organizza presso la propria sede corsi d’istruzione tesi all’apprendimento del corretto uso del cane e della corretta tenuta dello stesso, nonché a favorire la reciproca conoscenza ed armonia tra non-vedente e cane.