I cani sono i migliori amici dell’uomo e, in quanto tali, sono in grado di comprenderne anche gli stati d’animo, dolore e sofferenza compresi
Avere accanto un animale nei momenti di difficoltà è un toccasana per l’uomo. Gli animali domestici, in particolar modo cane e gatto, sono infatti in grado, da sempre, di riportare gioia e positività nell’animo dei proprietari, risollevandoli di morale. Proprio a proposito dei benefici che i cani hanno sulla salute psicologica dell’uomo di recente sulla rivista Learning & Behaviour è emerso come i migliori amici degli esseri umani siano in grado di percepire distintamente la tristezza.
Come fanno i cani a capire che il padrone è giù di morale?
La ricerca è stata condotta attraverso un test su 34 cani da compagnia di razze differenti: dai Jack Russel agli Alani, passando per i Dalmata e i Meticci. Gli studiosi hanno rilevato come gli amici pelosi sarebbero in grado di avvertire il dolore dei proprietari, e farebbero di tutto per riuscire a farli stare meglio. Questo avviene in particolare quando i cani sentono il padrone piangere.
Il test ha previsto che i proprietari degli amici a quattro zampe sono stati fatti sistemare dietro una porta trasparente, di modo che i cani potessero accorgersi della loro presenza e sentire la loro voce. Agli uomini è stato poi chiesto di cantare o piangere, e nel frattempo gli studiosi hanno registrato le reazioni fisiche ed emotive degli animali. Il risultato è stato che quando i proprietari piangevano, la maggior parte dei cani si è precipitata ad aprire la porta per consolarli, perfino tre volte più velocemente rispetto a quando i padroni li chiamavano o cantavano. Alcuni cani sono invece rimasti come paralizzati quando hanno compreso che il pianto dei loro amati proprietari era dovuto non a una mancanza affettiva bensì a elevati livelli di stress.
Ancora una volta quindi, i cani si sono dimostrati per l’uomo la migliore spalla su cui poter piangere, sempre pronti a comprendere il proprietario e i suoi stati d’animo, positivi o negativi che siano.
Fonte: https://www.tpi.it/2019/03/14/cani-conosolano-padroni-studio-scientifico/