Il tenero muso di un carlino proprio come Roy

Il tenero muso di un carlino proprio come Roy

Roy, carlino di 3 anni, ha trovato la morte sul volo AZ1782 da Palermo a Roma del 26 agosto: la proprietaria ha denunciato la compagnia aerea di bandiera.

Sembra una tragica coincidenza: proprio ieri avevamo pubblicato un articolo su come proteggere i vostri animali dai colpi di calore, e nuovamente questa terribile morte colpisce Fido. Roy e la sua compagna di vita, Piper, 6 anni, si sono imbarcati insieme alla loro padrona Alessandra a Punta Raisi, diretti verso la nuova casa nella capitale: purtroppo, però, solo Piper è arrivata viva a destinazione. Roy è morto sull’aereo, probabilmente vittima di un colpo di calore. Il volo aveva accumulato del ritardo in partenza: sull’aereo i passeggeri erano già imbarcati, faceva caldo e l’impianto di condizionamento non bastava, spiega Alessandra, “per garantire le normali condizioni di vivibilità”. I due cagnolini sul pavimento sotto i sedili dopo un po’ hanno iniziato a dare segni di malessere. A volo partito, la situazione non è migliorata, così, la proprietaria e un’amica hanno chiesto di tirarli fuori dai trasportini, farli respirare, bagnarli con un po’ d’acqua, ma il personale di volo non lo ha consentito.

Alessandra a un certo punto ha deciso di tirare fuori comunque Piper dal trasportino, l’ha presa in braccio e col consenso dell’assistente di volo della prima fila l’ha portata in bagno per rinfrescarla, mentre le hostess della parte posteriore si lamentavano e chiedevano che tornasse al suo posto con il cane nella gabbietta. “Da quella toilette poi non mi hanno più fatto uscire fino al momento dell’atterraggio. Mi hanno ordinato di stare lì dentro e per tutto il viaggio nessuno è venuto a chiedermi come stessi o se avessi bisogno di qualcosa, anche solo di un bicchiere d’acqua”. La sua amica non ha osato contraddire lo steward, ha raggiunto Alessandra alla toilette, le ha spiegato la situazione, ma lei non poteva uscire e alla fine Roy è morto. “Solo a quel punto, quando ormai era inutile e non si poteva più fare nulla, ce l’hanno fatto togliere dal trasportino”.

Giunta a Roma, la signora ha presentato denuncia ai Carabinieri di Fiumicino per omissione di soccorso, e l’Arma ha iniziato a raccogliere le testimonianze di chi era presente a bordo. “Se mi si consente di portare un animale a bordo mi si deve garantire di poterlo accudire in caso di necessità. E questo non è avvenuto». La sua legale, Monica Longo, ha inoltrato una domanda risarcitoria alla compagnia: “Un conto sono i regolamenti, ma forse un minimo di elasticità, vista la situazione di emergenza, avrebbe potuto salvare l’animale. Tra l’altro normalmente ci si aspetta che un cane possa, eventualmente, morire nella stiva, da solo, non certo in cabina, con tante persone che possono intervenire in caso di emergenza. Oltretutto il cane prima di imbarcarsi stava benissimo e c’è pure un certificato veterinario a confermarlo». All’arrivo Alessandra non ha potuto portare Roy con se, perchè nessun taxi lo voleva a bordo, così è rimasto a lungo sull’aereo, fino a quando è stato portato via con una macchina privata. Il lunedì successivo l’Istituto Zooprofilattico ha eseguito un’autopsia che ha confermato la “causa di morte compatibile con colpo di calore”.

Alitalia sostiene che “i mezzi di condizionamento e pressurizzazione dell’aereo, sia a terra che in volo, funzionavano normalmente e in completa efficienza. Su richiesta della passeggera, il personale di volo ha acconsentito, sebbene non previsto dalle procedure, a far uscire uno dei cagnolini dal trasportino per essere rinfrescato. La richiesta non è stata fatta per il secondo cagnolino. In caso contrario sarebbe stato concesso di rinfrescare anche lui. All’arrivo del volo a Roma Fiumicino alle 12.40 è stato appurato che questo cagnolino era deceduto all’interno del trasportino”. Inoltre, “la passeggera veniva invitata a scendere dall’aereo e ad attendere nell’area Arrivi dell’aeroporto, mentre il personale di scalo Alitalia provvedeva ad informare le autorità aeroportuali e a far portare il cagnolino fuori dall’aereo. Nel frattempo la proprietaria, senza avvisare, si è allontanata lasciando il cagnolino in aeroporto. Alle 18 circa, abbiamo ricevuto una telefonata della passeggera con la quale ci informava che avrebbe mandato a Fiumicino la sua compagna di viaggio per prelevare il cane. Come segno di attenzione verso la passeggera abbiamo organizzato per la signora un trasferimento in taxi da Roma all’aeroporto e un pulmino da Fiumicino alla clinica veterinaria disponibile alla ricezione dei resti del cagnolino”.

Claudia Resta
Petpassion.tv – [email protected]