Il suo padrone ormai non c’è più, ma lui continua a restare seduto sulla soglia della cappella dove l’uomo riposa, in attesa che questi ritorni.
Ogni tanto se ne va giro per i silenziosi viali del cimitero: nei giorni di pioggia si ripara sotto gli imponenti cipressi che crescono lungo lo stradone che costeggia il camposanto, quando c’è il sole invece è felice e fa le feste a tutti i passanti.
Dal cimitero, comunque, non si allontana. Almeno non per ora. Non fino a quando qualcuno non lo adotta. Questa non è una storiella di Natale, una di quelle favole che si raccontano ai bambini per insegnare loro il significato dell’amore o della fedeltà; non è nemmeno la trama di un film, anche se lontanamente ricorda quella di Hachiko, uscito da poco nelle sale. E’ la storia vera di un Siberian Husky, bianchissimo e fedelissimo, che da qualche settimana abita nel cimetero di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, dal giorno in cui il suo adorato padrone se n’è andato.
“Diversi mesi fa vedevo questo grosso cane gironzolare per le strade di Francavilla Fontana -racconta Alessandra Nadari, una dipendente del cimitero di Francavilla Fontana e volontaria della Lega Nazionale per la Difesa del Cane- in più di qualche occasione io e le altre volontarie lo abbiamo accudito, alimentato e coccolato. Aveva, però, un’aria strana, era irrequieto, sembrava sempre che era alla ricerca di qualcosa o di qualcuno“.