La storia di questo meticcio ricorda moltissimo quella di Mambo, il cane bruciato vivo da due sadici ragazzi in una cittadina francese, che ha scosso l’opinione pubblica e ha sollevato un vero e proprio caso giudiziario, divantando in breve il simbolo della lotta alla violenza contro gli animali.
Stavolta la vittima è un cagnetto italiano. Dopo averlo legato ad un palo e cosparso di benzina, qualche sadico essere umano dall’identità ancora sconosciuta ha appiccato il fuoco. La notizia è stata diffusa da una tv di Alghero, bellissima città sarda nei pressi della quale si è consumato il crimine. Il cane è miracolosamente riuscito a liberarsi e a scappare; dei volontari lo hanno soccorso e portato nel canile dove ora i veterinari lo stanno curando. Il piccolo sta meglio, ma ha ustioni gravi su tutto il corpo e il suo calvario non è di certo finito.
Il Comune di Sorso è stato, purtroppo, spesso teatro di gravi atti di violenza su animali che qualche mente malata si diverte a torturare. Finora i responsabili di queste atrocità non sono mai stati trovati e anche nei casi in cui sono state sporte denunce ai Carabinieri e sono state avviate indagini, i risultati ottenuti sono assai pochi. Questa volta però la Lega Nazionale per la Difesa del Cane (Sezione di Alghero) non ha nessuna intenzione di lasciar cadere nel vuoto l’ennesima efferatezza ai danni di un animale indifeso.
In attesa che il volto e il nome dello sconosciuto aguzzino vengano svelati, il web si sta mobilitando con una raccolta di firme per sensibilizzare le istituzioni locali e la community di Facebook si sta facendo sentire con gruppi di sostegno alla causa del povero cagnetto.
Se vuoi partecipare alla protesta online e firmare la petizione che verrà presentata alle autorità del luogo, clicca qui
Questo il video girato da Alghero tv che racconta la storia di Angel of fire