Caratteristiche, standard e carattere del gatto Bengalese. Una razza nata dallo sforzo di combinare insieme le caratteristiche di un gatto selvatico, come il gatto leopardo, con il corpo e il temperamento di una razza domestica.
Vita media: 15 anni
Provenienza: USA
Corporatura: forte e muscoloso
Pelo: corto, aderente al corpo e molto liscio e setoso.
Colore: il Bengalese è riconosciuto nei colori brown tabby e snow leopard (leopardo delle nevi), entrambi con macchie ben pronunciate e di un colore bruno-
rossastro.
Carattere del bengalese
Al fine di allevare soggetti più docili e mansueti durante le esposizioni vengono squalificati i gatti nervosi, aggressivi o non troppo domestici. Dato che i soggetti di seconda generazione hanno molto spesso un’ indole un po’ selvatica, per renderli più docili è necessario separarli dalla madre al momento della nascita e farli allattare da una gatta domestica.
Origini del bengalese
Il primo tentativo ufficiale di incrocio tra un gatto selvatico ed un gatto domestico si è avuto nel 1973 durante gli studi per sconfiggere la leucemia felina condotti da un genetista operante negli USA, il dott. Centerwall. Questi incrociò un maschio domestico con una femmina di Gatto leopardo asiatico.
Mantello del gatto bengalese
- Il mantello del gatto Bengalese presenta colori che vanno dal marrone al nero, compresi il sauro e il color visone. Nel gatto Bengalese sono riconosciuti due disegni.
Il disegno a rosette: un disegno spotted, cioè piccole macchie ben distribuite su tutto il corpo, preferibilmente allineate orizzontalmente.
Il disegno marbled: presenta tre righe parallele molto larghe sul dorso e le ali da farfalla sulle spalle e sui fianchi.
Cura del bengalese
Il mantello del Bengalese, corto, aderente al corpo e molto liscio e setoso, non richiede alcuna cura particolare. Basta utilizzare un pettine a denti stretti o una pelle di daino inumidita per rimuovere i peli morti e per lucidare il mantello.
Carattere ed esigenze del bengalese
È difficile gestire le sue esigenze di spazio. Si può definire un buon coinquilino, ma ha un grande bisogno di muoversi, di correre e di giocare. Queste esigenze risultano evidentemente più accentuate negli ibridi di prima e seconda generazione. Con il passare del tempo i soggetti stanno diventando più docili e mansueti.
Curiosità sul gatto Bengalese
Nel proprio albero genealogico il Bengal deve possedere almeno il 10% di sangue di Felis bengalensis e possono essere esposti solo i soggetti in quarta generazione. Il Bengal ama la compagnia dell’uomo con cui spesso instaura un rapporto esclusivo al punto da non vedere di buon occhio la presenza di altri animali in casa.
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