Le piogge torrenziali che si sono abbattute sull’Australia hanno provocato disagi considerevoli non solo alle persone: centotrenta cuccioli di pipistrello, rimasti orfani, sono stati salvati dalla tempesta e ricoverati nell’Australian Bat Clinic and Wildlife Trauma Centre in Advancetown.
Una furiosa tempesta ha infatti costretto un folto gruppo di mamme pipistrello in Australia a lasciare al loro destino centotrenta cuccioli, che hanno rischiato seriamente di morire in poco tempo: questa però è una storia a lieto fine e infatti i piccoli mammiferi, indispensabili per l’equilibrio naturale, sono stati trovati e ricoverati al Wildcare Australia Centre del Queensland.
“Normalmente un pipistrello femmina andrebbe in capo al mondo per proteggere i figli”, ha detto Trish Wimberley responsabile del centro sanitario, dove le bestioline sono ora ricoverate. “Quel che è successo dimostra che le condizioni erano particolarmente dure. Il fatto poi che i piccoli cercassero cibo a terra, cosa che li rende vulnerabili, è un indicatore che ci dice che l’ambiente ha dei problemi. I pipistrelli sono un barometro per quello che succede nell’ambiente. Essi sono i nostri canarini nella miniera di carbone.”.
Ora i pazienti, che per la maggior parte sono affetti da ipotermia e disidratazione o sono stati attaccati da sciami di mosche, sono al sicuro curati, sfamati e accuditi. Sono tenuti al caldo avvolti in soffici panni gialli usati normalmente per spolverare e, puntuali come degli orologi, chiedono il latte ogni quattro ore.
I cuccioli saranno curati e tenuti al riparo fino al momento in cui saranno nuovamente in grado di volare e nutriti col biberon per circa quattro settimane. Il peggio delle alluvioni sembra essere passato e la speranza è che i piccoli pipistrelli possano presto tornare a condurre una vita normale.