Dopo i finti cani ora arrivano le truffe online sui pappagalli. E’ di questi giorni il moltiplicarsi di segnalazioni di persone che si rivolgono agli sportelli online di AIDAA per segnalare annunci pubblicati online con i quali si regalano pappagalli in cambio del solo costo del trasporto. Stesso meccanismo utilizzato per i finti cani. E dopo una serie di verifiche si è scoperto che molti di questi annunci riportano agli stessi numeri di telefono dei truffatori camerunesi impegnati a regalare cani inesistenti spennando quattrini agli sprovveduti che pensavano davvero di trovarsi davanti a veri affari d’oro. Ora l’attenzione della banda di truffatori si è spostata sui pappagalli di varie specie, in particolare Ara, pappagalli di grosse dimensioni che sono sottoposti ai vincoli degli animali esotici e che quindi per essere posseduti devono essere registrati e certificati dall’apposito servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato. Il sistema è quello collaudato da sempre: si pubblicano annunci sui quotidiani online gratuiti dicendo che si regala un pappagallo ara in cambio delle spese del trasporto (che vanno dai 250 ai 400 euro) e che ovviamente sono da pagare anticipatamente. Se poi al truffato va bene se la cava spendendo i quattrini per il finto viaggio senza mai vedere il pappagallo, se invece va meno bene finisce come due signore di Parma , residenti in città che pur di possedere il pappagallo si sono fatte “spennare” oltre 3.500 euro a testa per spese aeroportuali inesistenti e per l’acquisto di gabbie mai esisitite per ospitare un pappagallo fantasma. Non è andato bene a quattro milanesi e a un cittadino di Rho in provincia di Milano caduti nello stesso tranello a loro volta spennati per diverse centinaia di euro.
Da alcuni giorni stanno arrivando diverse segnalazioni agli sportelli on line di AIDAA sia di persone che sono cascati nella truffa dei finti pappagalli sia di persone che hanno segnalato di essere stati vicini a cascarci ma che insospettiti si sono rivolti prima all’associazione animalista evitando di sborsare soldi per un pappagallo che non sarebbe mai arrivato. Ovviamente AIDAA ha invitato tutte le persone coinvolte a fare immediatamente denuncia alla polizia postale ed ha aperto uno sportello dedicato a questo nuovo filone delle truffe online al quale ci si può rivolgere sia per avere informazioni che per segnalare tentativi di truffa o truffe realmente portate a termine. Lo sportello a cui rivolgersi online ha il seguente indirizzo: [email protected].
“Il fenomeno delle truffe online che coinvolgono animali è molto vasto- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- dopo i cani tocca ai pappagalli di varie specie, in particolare gli annunci parlano di pappagalli ARA che sono protetti e che quindi non possono essere importati liberamente. Diffidate da chi regala animali e chiede le spese di trasporto, molto spesso si tratta di truffe messe in piedi dalla solita banda dei camerunesi”