Prossimo alle uscite nelle sale, il film The Hobbit viene travolto da nuove polemiche. Le associazioni animaliste lanciano l’accusa di maltrattamento di animali a seguito della morte di ben 27, tra cavalli e animali da cortile, utilizzati sul set del film.
Sarebbero 27 gli animali morti durante le riprese del film diretto dal neozelandese Peter Jackson. Tra questi: quattro cavalli, alcuni polli, capre e almeno una pecora. Le morti sarebbero avvenute fuori dal set, nella fattoria in cui gli animali venivano tenuti dopo le riprese.
Terreno inadeguato e strapiombi sarebbero le cause principali. Le accuse di maltrattamento di animali mosse dalle associazioni, come la PETA, sarebbero sostenute dalle dichiarazioni di quattro mandriani che hanno lavorato sui set durante le riprese.
Il regista e la produzione si sono opposti alle accuse, sostenendo che la salute degli animali è stata sempre considerata e che è stato sempre mantenuto il più alto standard di cura nei loro confronti: “Tutti gli incidenti a proposito sono stati investigati e affrontati con azioni appropriate”. Inoltre, fanno sapere, gli animali non sono stati mai utilizzati durante le scene pericolose. Più del 55% delle scene di animali, infatti, sarebbero state generate al computer.
Secondo i produttori del film si tratterebbe di un ricatto da parte dei mandriani, licenziati più di un anno fa. Sostengono inoltre che l’American Humane Association ha regolarmente monitorato gli animali sul set.
Intanto la Peta ha annunciato che organizzerà una protesta proprio per il 28 novembre, in occasione della première del film a Wellington…