Quaranta cagnolini sono stati liberati nel corso di un’operazione del Corpo Forestale dello Stato dopo diverse settimane di indagine.
Stipati in un furgone, sono stati trovati una quarantina di cuccioli provenienti da un Paese dell’est Europa. Il blitz degli agenti del Corpo Forestale di Bustio Arsizio ha scoperto il traffico di cuccioli di cane destinati a commercianti delle provincie di Varese e Torino.
I cuccioli in questione non avevano più di sessanta giorni e sono stati subito visitati da un veterinario che ha riscontrato in alcuni di essi delle patologie tra cui un sospetto cimurro. I cuccioli dopo essere stati rifocillati sono stati poi trasferiti in una struttura Enpa della zona.
I piccoli cani, così come il furgone, sono stati posti sotto sequestro in quanto in palese violazione delle normative vigenti in merito al trasporto, detenzione, maltrattamento, introduzione sul territorio nazionale e commercializzazione. Il conducente dell’automezzo è stato denunciato a piede libero.
La normativa italiana prevede che i cuccioli devono avere 3 mesi e 21 giorni, microchip, il passaporto europeo per animali domestici ed essere vaccinati contro la rabbia
per poterli commercializzare. Grazie a compiacenti veterinari, vengono compilati documenti sanitari con false date di nascita e con vaccinazioni inesistenti. I cuccioli a bordo di furgoni o auto private vengono introdotti in Italia per essere poi venduti in pochi giorni anche a mezzo Internet.
Purtroppo il traffico illegale di cuccioli provenienti soprattutto dall’est è un fenomeno che sta raggiungendo dimensioni piuttosto preoccupanti.
Maria Pezzillo
Redazione Petpassion.tv