Da uno stato di completa serenità a una situazione di disagio e allerta. La posizione delle orecchie del gatto può rivelare i differenti stati d’animo del felino.

Il gatto ha la fama di animale solitario, ma questo non rende affatto giustizia alle incredibili qualità comunicative di cui il felino è dotato.

Non solo il gatto comunica continuamente e in molti modi, ma è anche sempre in ascolto, capace di recepire i nostri stati d’animo, di intuire alcune nostre esigenze e persino di anticipare alcuni nostri gesti.

Come ci riesce? Ad esempio, con l’utilizzo delle orecchie: vediamo insieme come interpretare il linguaggio delle orecchie del gatto.

 

Orecchie del gatto: cosa significano i loro movimenti

La posizione delle orecchie del gatto, associata alla forma che possono assumere gli occhi, è uno dei modi più intensi che il nostro gatto ha di dialogare con noi. Tramite le orecchie il felino può comunicare diversi stati d’animo: dalla serenità all’agitazione, fino ad arrivare a essere pronto all’attacco.

  • Quando il gatto ha orecchie basse e appiattite, ad esempio, significa che il micio è impaurito e sulla difensiva.
  • Se il gatto ha le orecchie piegate, anzi, se una è dritta e una è piegata, significa che il gatto è incerto sul da farsi, se avvicinarsi o meno a qualcuno.
  • Nel caso in cui le orecchie sono dritte e leggermente protese in avanti, significa che il gatto si trova in uno stato d’allerta e di concentrazione.
  • Se sono rivolte in avanti e leggermente protese verso l’esterno allora il gatto è tranquillo ma, al tempo stesso, attento a ciò che lo circonda.
  • Quando le orecchie del gatto si trovano ai lati della testa, alle estremità, allora significa che sta tramando un agguato.
  • Infine, quando si rileva un rapido movimento delle orecchie significa che il gatto sta cercando di capire da dove provengono determinati suoni, analizzando ciò che lo circonda.

 

Quelle che abbiamo appena visto sono alcune chiavi di lettura per comprendere il comportamento del gatto in determinate circostanze. Vediamo ora quali sono le caratteristiche proprie delle orecchie del gatto.

 

Orecchie del gatto: le caratteristiche

Il gatto ha un udito molto sensibile tramite cui riesce a percepire, come capita con i cani, anche gli ultrasuoni. Questo significa che tramite le sue orecchie il gatto è in grado di recepire le vibrazioni sonore ad alta frequenza. Questa peculiarità è dovuta al lavoro che spesso si trova a svolgere, ovvero quello di cacciare i topi!

Grazie alla particolare conformazione dei suoi padiglioni, il gatto è in grado di individuare e isolare perfettamente da dove provengono specifici suoni, e quindi la sua preda.

Questo è reso possibile dalla presenza nel cranio di ben due camere risonanti, le cosiddette bolle timpaniche, che si generano dall’ingrossamento dell’osso del timpano e che permettono al gatto, ad esempio, di percepire la presenza di un roditore anche se molto distante.

Se si condivide la propria casa con un felino, sarà poi sicuramente capitato di tanto in tanto di assistere a degli sbalzi improvvisi del gatto in un momento di silenzio totale. Questo capita proprio perché grazie alla conformazione del cranio e dell’apparato uditivo è in grado di captare suoni di due ottave più alti rispetto a quelli che è in grado di percepire l’uomo.

Il funzionamento del padiglione auricolare del gatto, quindi, potrebbe essere paragonato a quello di un’antenna parabolica.

 

Orecchie del gatto: il funzionamento del padiglione auricolare

Ebbene sì, il padiglione auricolare ha un funzionamento alquanto complesso, simile a quello di un’antenna parabolica, che potrebbe essere semplificato con questo flusso:

  1. il padiglione auricolare intercetta le onde sonore;
  2. tramite il condotto uditivo, queste onde vengono indirizzate al timpano;
  3. il timpano le dirige verso la finestra ovale tramite il martello, l’incudine e la staffa;
  4. le onde sonore arrivano così all’organo del Corti che trasforma l’impulso meccanico in impulso elettrico;
  5. in questo modo le vibrazioni divengono impulsi nervosi che vengono inviate al cervello dal nervo acustico.

 

Il linguaggio del gatto: non solo orecchie

Abbiamo visto, quindi, le principali caratteristiche delle orecchie del gatto cercando di comprendere sia il complesso funzionamento del padiglione auricolare sia i differenti stati d’animo che il micio può esprimere tramite queste. Per riuscire, però, a leggere meglio i suoi comportamenti è necessario osservare anche le sue espressioni facciali, analizzando anche il movimento dei baffi e delle pupille.

 

 

Approfondimento: PurinaOne