La redazione di PetPassion, con i suoi account, è attivissima su Facebook, ma oltre a seguire le vite virtuali dei suoi tantissimi amici guarda con molta attenzione e affetto tutti gli altri gruppi che sul popolare social network hanno come obiettivo quello di promuovere l’amore per gli animali in tutte le sue forme.
Gruppi contro le violenze e gli abbandoni, iniziative benefiche e appelli urgenti, su Facebook chi vuole aiutare gli animali ha solo l’imbarazzo della scelta, ma ognuno ha i suoi preferiti, e anche la redazione di PetPassion ha i suoi.
E dover aver visitato questi gruppi e interagito con gli utenti nelle varie bacheche, ha pensato che potesse essere piacevole e utile per tutti conoscere un po’ meglio chi c’è dietro i migliori gruppi “animali”, e allora ha contattato gli amministratori per far loro qualche domanda.
Abbiamo chiacchierato con Emanuele Musumeci, amministratore del gruppo “Non esistono cani cattivi, ma soltanto padroni coglioni”, Simone Simex, creatore di “Diario di un cane” e Dimitri Molina, amministratore dei forum “Gatti” e “Cani“.
A loro abbiamo chiesto il perchè avevano un giorno deciso di aprire i loro gruppi. Ed ecco come ci hanno risposto.
Emanuele ci dice che “il gruppo e’ stato aperto inizialmente senza uno scopo preciso. L’ idea mi e’ venuta in mente guardando un servizio di un ben noto telegiornale, che mi ha fatto notare quanta ignoranza c’è sull’argomento cani e razze ‘pericolose’.
Il gruppo inizialmente è stato uno sfogo personale nei confronti di quel servizio, ma si è trasformato presto nel portavoce di molti amanti degli animali.
Come il titolo fa intuire, sono fortemente convinto che non esistano cani pericolosi, il pericolo risiede nel padrone che li cresce.
Certo il titolo forse e’ un pò forte, ha ricevuto un po di polemiche, ma credo che anche le polemiche possano servire per attirare l’attenzione su un argomento del quale poco si sa”.
Simone invece ci racconta che “tutto è cominciato da una mail che mi è arrivata (quella che tutti gli iscritti possono leggere nelle info del gruppo, ndr). L’ho letta è mi ha toccato molto, dato che mi piacciono molto gli animali e secondo me meritano molto di più di certe persone! Così ho deciso di di creare questo gruppo”.
Dimitri invece ci dice: “ho aperto il gruppo dei gatti e quello dei cani perché amo gli animali, è da quando sono bambino che a casa mia vivo con gli animali. Di solito si forma un gruppo per vedere quanta gente c’è veramente che ama gli animali, e così penso che la gente capisca quanto rispetto dobbiamo dare a queste piccole creature”.
Emanuele continua poi con una citazione veramente illuminante: “vi riporto una frase che ho letto alla quale aggiungo una mia considerazione. – Se io porto un pitbull al parco, è come se portassi in giro una pistola carica. Se cado puo’ partire un colpo accidentale’ che può fare gravi danni o uccidere qualcuno, anche se non intendevo sparare volutamente – .
Io aggiungo: il colpo parte perché non hai messo la sicura, perché se avessi messo la sicura il colpo non sarebbe partito“.
Abbiamo poi chiesto loro che cosa pensano che possa fare di veramente utile e diverso un gruppo di Facebook nell’aiutare e nel promuovere il rispetto e l’amore per gli animali?
Emanuele ci risponde: “non so se possa fare qualcosa di veramente utile, perché tra il dire e il fare, come si dice, c’è di mezzo il mare. Però’ sicuramente se ad oggi il gruppo conta più di 70.000 iscritti significa che qualcosa ha fatto, è diventato almeno portavoce di chi la pensa in maniera simile su questo argomento, così come è diventato veicolo di discussione, e la mia speranza è soltanto quella che molti pregiudizi possano decadere”.
Dimitri si concentra sul messaggio che un gruppo di amanti degli animali può mandare alle altre persone: “la gente dovrebbe capire che gli animali non sono giocattoli ma sono esseri viventi come noi, ci danno amore, serenità e anche molta compagnia. Invece tanta gente compra i cuccioli per far contenti i propri figli, poi se ne stancano e li abbandonano per strada. Io cerco invece di far passare il messaggio che per rispettare queste stupende creature dovremmo tutti capire che dobbiamo amarli, e non solo giocarci!”.
Simone invece ritiene che l’utilità maggiore del suo gruppo stia nell’utilizzo concreto che gli utenti ne fanno: “come si può vedere molte persone pubblicano su questo gruppo annunci di smarrimento o di aiuti a canili, e questo mi fa molto piacere, e spero che si possa fare sempre di più tramite il gruppo”.
L’ultima domanda che abbiamo posto loro è stata: “cosa significa per te amare un animale?“.
E la risposta che ci ha dato Emanuele ci sembra la migliore per chiudere questo articolo: “Paradossalmente amare un animale significa non considerarlo un ‘animale’. A meno che non consideriamo un animale come un essere vivente che prova delle emozoni e dei sentimenti. Riuscire ad amare un animale potrebbe significare restituire loro almeno l’ 1% dell’affetto che ci danno loro, sarebbe già forse più di quanto amore possiamo dare ad una persona”.