Con il loro fiuto possono individuare il tumore ai polmoni ancora prima che i sintomi si sviluppano: stiamo parlando del miglior amico dell’uomo.
Una recente ricerca dell’Ospedale Schillerhoehe, in Germania, ha portato a dei risvolti interessanti per quanto riguarda l’identificazione del cancro al polmone. Si tratta del fiuto di alcuni cani addestrati ad identificare il cancro al polmone molto prima che i sintomi si sviluppino. Questa malattia viene diagnosticata quasi sempre in fase avanzata quando ormai è troppo tardi per combatterla. Gli studiosi hanno lavorato con 220 volontari, (pazienti afflitti dal cancro al polmone in fase avanzata e iniziale, e pazienti con bronco pneumopatia cronica ostruttiva e volontari perfettamente sani), e cani addestrati per 11 settimane a identificare l’elemento VOC nel respiro dei pazienti. Il compito dei cani, tra cui pastori tedeschi, pastori australiani e labrador, era di annusare dei tubi di vetro contenti cotone impregnato di campioni di fiato dei volontari e sdraiarsi a terra nel caso rilevassero l’elemento VOC. Alla fine, con grande successo, i cani hanno identificato 71 casi di tumore al polmone su 100, cioè la media di sette casi su dieci.
I ricercatori dell’ospedale Schillerhoehe credono che i cani potrebbero diventare ancora più bravi nella diagnosi del cancro ai polmoni, con più esercizio. Ma si rendono conto che addestrare tutti i cani nella pratica clinica della diagnosi delle malattie sarebbe troppo dispendioso e difficile da realizzare, tuttavia il loro sensore olfattivo, potrebbe essere sfruttato per la realizzazione di dispositivi tecnologici capaci di avvertire questi composti presenti nei pazienti affetti.
Maria Pezzillo
Redazione Petpassion.tv