La redazione di PetPassion riceve e pubblica
Negli ultimi 10 giorni si è verificata un’improvvisa impennata delle segnalazioni riguardanti abbandoni di cani, ed in particolare cuccioli. Le segnalazioni, circa 500, arrivate dal 15 giugno ad oggi al telefono amico di AIDAA provengono nella totalità dei casi dalle regioni del CentroSud Italia, ed in particolare dalla Sicilia, Campania e Lazio, e riguardano gli abbandoni di cuccioli in molti casi non ancora microchippati.
Il fenomeno praticamente assente nelle regioni del CentroNord, è comunque degno di segnalazione in quanto manifesta una nuova tendenza rispetto al passato, quando ad essere abbandonati erano prevalentemente cani adulti, mentre ora il fenomeno si sposta sulle cucciolate.
Purtroppo nella stragrande maggioranza dei casi i segnalatori lamentano l’assoluta assenza di interventi da parte dei sindaci e della Polizia Municipale, per non parlare della totale inadeguatezza dei canili pubblici presenti nelle regioni del Sud Italia.
Se da una parte in linea generale si registra una diminuzione del numero degli abbandoni, con punte attorno al 40% rispetto al primo semestre 2009, dall’altra questo improvviso e concentrato numero di segnalazioni non lascia ben sperare per l’imminente stagione delle vacanze, dove nonostante gli sforzi comuni di Istituzioni, Associazioni e mezzi di comunicazione per combattere il randagismo, rischia di vedersi rallentato il trend positivo degli abbandoni.
“Rispetto allo scorso anno i dati del primo semestre sugli abbandoni al livello nazionale sono comunque positivi, con un calo medio del 40% del numero di cani entrati nei 100 canili monitorati dalla nostra Associazione – ci dice Lorenzo Croce, Presidente Nazionale AIDAA –, ma mai come in questo caso dobbiamo la spaccatura in due dell’Italia, con una situazione soddisfacente nelle regioni del Nord, una situazione stabile per numero di abbandoni nel Centro Italia, e un incremento seppur leggero degli abbandoni al Sud, dove però va ricordato è concentrato il 65% della popolazione dei cani randagi che in Italia da stime attendibili si attesta attorno ad un milione di esemplari”.