”In settantadue ospedali su centodue visitati nel mese di luglio dai volontari dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA i cani guida al seguito dei ciechi non sono ammessi nei reparti di degenza.
Questo vergognoso fatto – si legge in una nota – era stato gia’ denunciato lo scorso anno da AIDAA quando gli ospedali in cui non si permetteva ai ciechi di entrare con il proprio cane al seguito per recarsi in visita a parenti o amici ricoverati in 86 ospedali su 102 visitati dai volontari dell’associazione italiana difesa animali ed ambiente. Molto spesso il divieto di accesso di animali, compresi i cani guida al seguito dei ciechi che si recano in visita ai degenti amici o parenti, e’ inserito nello stesso regolamento interno dell’ospedale. AIDAA denuncia questa vergognosa situazione che di fatto proibisce in molti casi alle persone prive di vista di poter assistere o semplicemente visitare i parenti ricoverati in ospedale in quanto sarebbe necessario abbandonare il cane guida fuori dal reparto. E’ chiaro che i reparti di cui parliamo escludono le sale operatorie, i reparti di chirurgia o di degenza post-operatoria e le sale di rianimazione e tutti quei reparti che necessitano della totale sterilizzazione degli ambienti.
I divieti pero’ sono di fatto estesi anche agli altri reparti dove una volta appurato che il cane e’ a posto per quanto riguarda le vaccinazioni e le prescrizioni veterinarie il divieto di accesso appare risibile.
”E’ assurdo che una persona priva di vista non possa essere assistita dal suo cane guida durante il ricovero in ospedale, e ancora piu’ assurdo e’ obbligare una persona non vedente a non poter andare a trovare parenti ed amici senza che debba abbandonare il proprio animale o nella migliore delle ipotesi il cane nelle mani di qualche conoscente.
Lancio un appello al sottosegretario Martini e al governo, ma anche ai singoli assessori regionali alla sanita’ perche’ modifichino questa situazione vergognosa – ci dice Lorenzo Croce -, non permettere ai ciechi di visitare parenti ed amici con al seguito il cane guida e’ una inutile e stupida mortificazione, quando in altri ospedali anche in Italia oltre che in altri paesi d’Europa si ammettono nei reparti di degenza gli animali domestici di proprieta’ dei degenti in quanto si considera la presenza di un animale uno stimolo in piu’ per motivare il paziente ad una migliore guarigione”.