Athos non abbandona la nave, come un vero comandante. E’ morta così la fedele mascotte del cargo italiano Jolly Amaranto, affondato all’imboccatura del porto di Alessandria d’Egitto dopo 3 giorni di tempesta in mare aperto. Athos, non ha voluto abbandonare la nave, che era la sua casa da 5 anni. E’ annegato mentre lo traevano in salvo con tutto l’equipaggio, voleva tornare nella sua casa che affondava, ed è l’unica vittima del naufragio.
Il cane corso di colore nero aveva la cuccia nella sala macchine. La notte tra domenica e lunedì era stato tratto in salvo insieme ai ventuno membri dell’equipaggio e caricato a bordo di un rimorchiatore che seguiva le operazioni di soccorso, ma non ce l’ha fatta ad assistere al triste spettacolo della sua casa che affondava inesorabilmente tra i flutti, così si è tuffato, cogliendo tutti di sorpresa, e ha iniziato a nuotare verso la Jolly Amaranto ormai semisommersa, la sua casa. Uno dei marinai, Pietro De Marco, 50 anni, siciliano,nonostante la stanchezza, il freddo ed il pericolo, tra le urla sgomente dei suoi compagni, si è buttato in mare malgrado la tempesta, per raggiungere e salvare il cane, rischiando di annegare, ma non c’è stato nulla da fare. Athos è affogato tra i flutti.
Addio, Athos, vogliamo ricordarti anche noi, qui su petpassion, per la tua infinita fedeltà.