Un acquario di acqua dolce è l’ideale per chi inizia: meno costoso e più semplice di uno marino, è alla portata di tutti. Ecco come prepararlo.

Non sono bello, per il tuo acquario?

E quando sarai abilissimo… potrai passare a noi pesci marini!

La scelta della vasca deve essere fatta in base allo spazio disponibile, al costo che si vuole sostenere, alla quantità di pesci che si vuole allevare, sempre ricordando che un acquario di dimensioni medio-grandi è più adatto a chi si avvicina per la prima volta a questa attività.

La dotazione standard comprende in genere l’impianto di illuminazione, un termoriscaldatore, un filtro attivo e una pompa per il ricambio dell’acqua nella vasca. La vasca va poi messa su una superficie piana e solida (il peso di un acquario da 80 litri alla fine dell’allestimento supera di gran lunga i 100 kg), badando a non posizionarlo sotto la luce diretta del sole.

Il fondale dell’acquario tropicale

Il fondale più adatto è quello sassoso, con ghiaia di grossezza media. Prima di inserirla, lavate bene la ghiaia sotto l’acqua corrente, per eliminare i detriti polverosi e lo sporco di lavorazione. Disponetene poi uno strato di circa un centimetro sul fondo, poi del concime in torba o in bastoncini, poi un nuovo strato di ghiaia come il primo.

Per inserire accessori come una pietra porosa alimentata da un aeratore, fissate la pietra e il tubo di alimentazione in gomma al fondo dell’acquario prima di inserire la ghiaia con del silicone per acquari. Preparate delle zone protette, con elementi naturali il più possibile fedeli all’ambiente tropicale fluviale.

I filtri dell’acquario tropicale

Ci sono tantissimi filtri in commercio: nel caso più semplice la scatola del filtro contiene un elemento filtrante come l’ovatta sintetica, a cui è bene abbinare dei carboni attivi, che purificano l’acqua mantenendola sempre limpida, mentre nella parte più bassa del contenitore filtrante è bene porre dei cannolicchi in ceramica, che sono la sede ottimale per l’insediamento di alcuni microrganismi decompositori. Altri filtri utilizzano invece elementi a “cartuccia”, da cambiare una volta esaurita.

I filtri dell’acquario tropicale

Le piante, oltre che un elemento di arredo per la vasca, sono necessarie per la vita dei pesci, perché ossigenano l’acqua e contribuiscono a rendere la vasca un ecosistema autonomo.

Vengono vendute in vasetto, con le radici avvolte in una spugna: prima dell’inserimento nel fondale è bene rimuovere sia l’uno che l’altra, badando a non danneggiare le radici. La cura deve essere settimanale, attraverso la somministrazione di concimi liquidi e solidi.

I pesci dell’acquario tropicale

Soprattutto se siete all’inizio, scegliete pesci di piccole dimensioni, semplici da allevare, che non richiedano cure particolari o condizioni di acqua stabili e costanti. Non sovraffollate la vasca, soprattutto nella fase iniziale in cui il filtro e i microrganismi presenti nell’acqua non sono “pronti” ad accettare gli escrementi prodotti da un gran numero di pesci. Come proporzione, valutate un litro d’acqua per ogni centimetro di lunghezza dei pesci.

Alcune specie di pesci si acquistano in genere a coppie, essendo pesci “fedeli”, ed è buona regola assicurarsi sempre della compatibilità dei pesci che si intende acquistare con quelli già presenti nella vasca, per prevenire spiacevoli inconvenienti.

Claudia Resta
Petpassion.tv – [email protected]