Parlando di acari nel gatto, una patologia molto diffusa è l’otoacariasi provocata dall’Otodectes cynotis. La si vede spesso nei gatti che vivono all’esterno, ma non è infrequente diagnosticarla anche nei gattini appena adottati.
Acari delle orecchie del gatto: cause e sintomi
Quando si parla di acari nelle orecchie del gatto, ci si riferisce alla patologia nota come Otoacariasi. È provocata dall’acaro Otodectes cynotis: la femmina adulta è lunga 345-451 μm, mentre le forme larvali sono lunghe 138-224 μm. Il ciclo vitale avviene quasi del tutto all’interno del condotto uditivo esterno del gatto, anche se è possibile trovare qualche acaro sulla cute del corpo: le femmine depongono le uova nel condotto uditivo (l’incubazione delle uova dura solitamente 4 giorni, poi ogni stadio larvale/ninfa dura 3-5 giorni). Il ciclo completo da uovo a uovo dura in media 3 settimane, ma alcuni studi hanno dimostrato che il ciclo può abbreviarsi a 13-15 giorni durante i mesi più caldi dell’anno.
Si tratta di una condizione contagiosa? La trasmissione avviene solitamente tramite contatto diretto: si tratta di una patologia molto contagiosa. Basta che un solo gatto abbia gli acari nelle orecchie che a breve tutti gli altri gatti potrebbero manifestarli. Inoltre, è possibile anche il contagio di eventuali cani conviventi. È infine importante sapere che l’otoacariasi può colpire sia i gattini che i gatti adulti, non c’è predisposizione di razza, età o sesso.
I sintomi di otoacariasi nel gatto sono assai variabili: ci sono gatti del tutto asintomatici in cui l’unico segno visibile è la presenza di un cerume nerastro nelle orecchie e altri che possono manifestare lesioni da autotraumatismo secondario anche importanti.
- Gatti asintomatici: i gatti potrebbero non solo non manifestare alcuno dei sintomi che vedremo a breve, ma anche avere condotti uditivi quasi del tutto puliti, praticamente privi di cerume.
- Presenza di cerume nerastro secco, a volte sfogliante e pieno di acari (visibili tramite otoscopio come piccoli puntini biancastri che si muovono). La quantità di cerume può essere tale da occludere del tutto il condotto uditivo.
- Prurito più o meno intenso: questo sintomo è molto variabile da gatto a gatto. Ci sono mici che non si grattano quasi per niente e altri che arrivano a scorticarsi talmente forte è il prurito.
- Sovrinfezioni batteriche secondarie da batteri e funghi: in questo caso potrebbe comparire anche del pus con la comparsa di un’otite purulenta secondaria.
- Escoriazioni, graffi, croste provocate dall’autograttamento.
- Sviluppo di IgE ((immunoglobuline di tipo E, responsabili dell’ipersensibilità di tipo I e della risposta immunitaria contro gli allergeni)) contro Otodectes cynotis.
In alcuni casi sono possibili forme di dermatite miliare e dermatiti localizzate anche sul corpo collegate alla presenza di Otodectes cynotis in cani e gatti.
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Come togliere gli acari dalle orecchie del gatto?
Prima di pensare a come togliere gli acari dalle orecchie del gatto, è bene che il veterinario abbia fatto la sua diagnosi. Anche se il cerume nerastro e secco è abbastanza tipico di infestazione da Otodectes cynotis, è possibile che l’otite del gatto abbia altre cause o che siano presenti altre problematiche.
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Il veterinario, tramite visita otoscopica ed esame microscopico del cerume, provvederà ad evidenziare gli acari e a prescrivere la terapia più adatta. La terapia potrà essere di due tipi. Si potranno usare gocce otologiche ad uso topico oppure si potrà optare per una terapia sistemica con l’applicazione di spot-on o la somministrazione di compresse registrate anche per la cura dell’otoacariasi. Con questa seconda opzione terapeutica, sarà possibile eliminare non solo gli acari presenti nel condotto uditivo, ma anche quelli eventualmente presenti sulla cute che potrebbero causare recidive e reinfestazioni continue. Bisognerà poi far controllare tutti i gatti e cani conviventi, così da assicurarsi del loro stato di salute.
Quando usare le gocce per gli acari delle orecchie del gatto?
Le gocce per gli acari delle orecchie del gatto vanno usate solo dopo visita dal veterinario. Il veterinario non solo emetterà diagnosi di otoacariasi, ma controllerà anche che il timpano sia integro prima di prescrivere delle gocce. Successivamente provvederà a prescrivere la terapia più idonea.
Anche in questo caso evitate il fai da te: acquistare e applicare gocce a casaccio, senza sapere quale sia la causa dell’otite o senza sapere se il timpano sia integro, non solo è inutile, ma rischia di causare lesioni più gravi come la perforazione del timpano.
Acari orecchie gatto e rischio contagio per l’uomo
Gli acari nelle orecchie del gatto possono provocare un rischio di contagio per l’uomo? Ci sono poche segnalazioni in letteratura veterinaria di casi sporadici e rarissimi di infestazione di Otodectes cynotis nell’uomo. Tali casi hanno individuato alcune rare forme di otite e di dermatite. Rispetto ad altri acari del gatto (è il caso, per esempio, della rogna notoedrica del gatto provocata dal Notoedres cati), non si parla spesso di zoonosi da otoacariasi.
Fonti: PubMed, Evidence-based veterinary dermatology: a review of published studies of treatments for Otodectes cynotis (ear mite) infestation in cats di Ching Yang 1, Hui-Pi Huang 1 – PubMed, Comparison of three methods for the diagnosis of otoacariasis due to Otodectes cynotis in dogs and cats di Daniel Combarros 1, Ana Maria Boncea 1, Thomas Brément 1, Patrick Bourdeau 2, Vincent Bruet
Approfondimento: Purina ProPlan