E’ la storia di Francesca, tirata fuori dalle macerie grazie al cane dell’Unità cinofila, che l’ha trovata e ha chiamato i soccorritori abbaiando più forte che poteva. Ma è anche la storia di centinaia di altre persone che si sono salvate grazie all’intervento di questi “supercani”. Soprattutto pastori tedeschi, insieme a labrador, pastori australiani, border collie, golden retriever e meticci dotati di grande fiuto. Per diventare “agenti” delle unità cinofile questi cani sono stati a addestrati per 18-20 mesi, una vera e propria scuola con tanto di esame finale sia per il cane che per il proprietario. Il risultato è un aiuto indispensabile nella ricerca delle persone scomparse o, come in questo caso, rimaste intrappolate sotto le macerie del terremoto. Sono instancabili e senza dubbio in grado di distinguere queste situazioni dalle simulazioni dell’addestramento: “Non importa quanto tempo occorre – ha spiegato Albino Tomaselli segretario nazionale dell’Ucis, (Unità cinofile di soccorso) – questi cani non si fermano finché non trovano la persona dispersa”. (B.P.)