Riceviamo e pubblichiamo da AIDAA:
L’estate purtroppo è la stagione in cui non solamente cani e gatti vengono abbandonati dai loro padroni su strade ed autostrade. Purtroppo ogni anno sono almeno duecentomila gli “altri animali” abbandonati nella stagione estiva, cifra che sfiora il mezzo milione di esemplari se si conteggia tutto l’anno.
In particolare gli abbandoni riguardano i pesci di acquario che vengono riversati a migliaia nei fiumi e nei canali, pratica questa maggiormente diffusa nelle regioni del nord Italia ed in particolare in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, dove ogni anno vengono inseriti nei fiumi almeno 50.000 esemplari di pesci tropicali, che hanno come effetto quello di alterare in maniera seria l’ecosistema faunistico fluviale.
Da una stima messa a punto negli scorsi anni sono invece circa 35.000 le tartarughe d’acqua dolce abbandonate ogni estate in stagni, laghi o anche semplici fontane. Il fenomeno dell’abbandono delle tartarughe d’acqua è sicuramente da non sottovalutare, sia per il numero di esemplari abbandonati ( si calcola 160.000 tartarughe abbandonate negli ultimi quattro anni) sia per il fatto che queste testuggini risultano essere piuttosto aggressive e laddove vengono lasciate spesso creano problemi di equilibrio di ecosistema distruggendo le altre specie di pesci
presenti nei corsi d’acqua o nei laghetti artificiali. Noto il punto dolente degli abbandoni delle diverse specie di animali esotici, abbandoni che vanno dai serpenti, fino alle iguane di cui spesso si sente parlare nelle cronache quotidiane di giornali e telegiornali.
Ma il vero nuovo fenomeno riguarda l’abbandono di piccoli roditori e conigli da compagnia. Secondo le stime messe a punto dal telefono amico di AIDAA sono almeno 15.000 i conigli che ogni anno vengono abbandonati ( e che essendo domestici sono destinati a morte quasi certa), gli abbandoni dei conigli avvengono prevalentemente in campagna, dove si pensa che il coniglio cresciuto in casa possa continuare a vivere, il coniglio diventa invece quasi sempre una preda ambita dagli animali carnivori del bosco e del sottobosco.
Gli altri animali abbandonati sono i topini bianchi, i criceti ( che spesso non essendo sterilizzati figliano con le conseguenze che tutti possiamo immaginare) ed i ricci che se abbandonati in campagna possono continuare la loro vita, se invece lasciati ai bordi delle strade spesso muoiono schiacciati dalle ruote della auto.
Da qui la campagna 2010 di AIDAA “Abbandoni- NON DIMENTICHIAMOCI DI LORO” che la lo scopo di denunciare e monitorare anche l’abbandono degli altri animali oltre che di cani e gatti.
“Come sempre nei mesi estivi aumentano gli abbandoni di animali e seppure la nostra attenzione è prevalentemente rivolta ai cani e ai gatti abbandonati, non possiamo dimenticare gli altri animali che vengono abbandonati a migliaia nei mesi estivi- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA– nostro obbiettivo è quello di spiegare alla gente che abbandonare gli animali è comunque un fatto grave, anche perchè buona parte di loro sono destinati a morte certa. Tra gli animali che vengono maggiormente abbandonati oltre ai pesci tropicali e alle tartarughe d’acqua dolce sono in aumento anche i conigli, i criceti, i ricci e i topini bianchi domestici”