Estate, la stagione degli abbandoni per eccellenza, e in questi mesi fioccano le notizie e le statistiche su quest’usanza orribile. L’allarme arriva oggi da un articolo del Secolo XIX, che segnala come, dopo cani, gatti e persino cavalli, anche canarini e tartarughe siano vittime dell’incuria dei propri padroni.
In un’intervista Giovanni Battista Buzzi, presidente dell’ENPA dichiara: “a Finale Ligure è stato trovato e soccorso un minuscolo canarino, avvistato da alcuni turisti “in difficoltà ai bordi della strada. Addirittura ci siamo trovati a recuperare una grossa tartaruga d’acqua che era misteriosamente finita ad aggirarsi per una piazza di Legino“.
“Per dare un freno alla pratica dell’abbandono – prosegue Buzzi – per anni abbiamo lottato perché venissero create condizioni per le quali gli animali potessero essere portati ovunque, anche negli alberghi, nei bar o negli stabilimenti balneari. Ho girato tutta l’Europa e non esiste in nessun posto il divieto di portarsi dietro il proprio cane o il proprio gatto. Questa è una prerogativa solo italiana. Tutto nasce dal fatto che non tutte le persone sanno girare col proprio “amico” rispettando le regole. Chi non è capace di portare con sé il proprio cane è giusto che paghi le conseguenze delle proprie azioni, ma il divieto preventivo non è giusto, è discriminante e non aiuta le persone a convivere con gli animali”.