Una singolare proposta per fermare la crudeltà sui nostri amici a quattro zampe. A Toronto il divieto di vendere animali domestici nei pet shop.
La settimana scorsa il Consiglio Comunale di Toronto ha votato a favore del divieto di vendere cani e gatti nei negozi della città.
“Bisogna fermare la crudeltà sugli animali” aveva affermato il consigliere Glenn De Baeremaeker che aveva proposto la legge a maggio, perché molti di questi animali provenivano da allevamenti clandestini. I cani che vengono allevati in questi centri clandestini presentano spesso problemi di salute. Vengono lasciati senza acqua e cibo, in scarse condizioni di igiene e purtroppo vengono maltrattati e torturati già dalle prime settimane di vita. Questi animali dovrebbero crescere in ampi spazi, in cortili, all’aperto, o anche in casa, a seconda della razza e socializzare con i loro compagni. Diventano aggressivi, ansiosi o iperattivi. È come se il cane impazzisse proprio perché torturato da piccolo e tenuto in condizioni disumane.
Queste misure imponevano ai negozi di vendere cani e gatti provenienti solo e unicamente dal Comune o da allevatori certificati e da gruppi di soccorso. Adesso nessun cane o gatto potrà essere esposto in vetrina per essere venduto. A prescindere dalla sua provenienza. Per molti negozi la decisione del Comune non è una novità perché già adottavano tempo questa policy. Ma c’è anche chi si è opposto alla nuova legge e in molti si recheranno fuori città per comprare un cucciolo, facilitati dal fatto che Toronto è la seconda città canadese ad applicare questa legge.
Maria Pezzillo
Redazione Petpassion.tv