Quante volte ci si è stretto il cuore nel vedere cani, soprattutto nei casolari di campagna, legati a una catena, mortificati, avviliti, sofferenti. Questa pessima abitudine è purtroppo ancora molto diffusa e fino ad oggi non si è vista l’ombra di musure legislative capaci di porvi fine.
Il comune di Padova ha deciso di dire la sua e di farsi pioniere nella legislazione per la tutela dei diritti degli animali; lo annuncia l’assessore municipale all’ambiente Alessandro Zan, dicendo che il provvedimento sarà presentato in consiglio comunale a gennaio.
Sarà assolutamente vietato tenere i cani fissi alla catena o ospitarli in giardino senza avere un recinto adeguato. Solo per brevi periodi di tempo ai proprietari sarà concesso di tenere il compagno legato ad una catena, purché sia scorrevole, lunga circa sette metri e fissata ad un’asta di due metri.
«Vogliamo colpire in particolare l’abitudine, ancora presente soprattutto nelle campagne – rileva Zan – di tenere i cani prigionieri alla catena; per questo abbiamo chiesto la collaborazione anche della Provincia».
Un altro bersaglio del comune veneto sarà la moda di prendere in casa animali esotici come iguana e serpenti, senza conoscere le norme base per garantire il benessere di queste specie. Non è un caso che molto spesso l’animale esotico, tanto ambito e desiderato, venga presto abbandonato nei fiumi e nelle campagne, per gli imprevisti e insostenibili costi di mantenimento o per la difficoltà di gestione. Sanzioni pesanti, multe e controlli capillari serviranno per combattere questi fenomeni.
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