Cosi’ come avviene nei mesi estivi per il fenomeno degli abbandoni, Aidaa sta monitorando il fenomeno delle richieste di adozioni prenatalizie in 100 canili italiani e questo e’ il comunicato stampa con il quale divulgano le stime finora effettuate.
Il primo dato e’ positivo, le richieste di adozione sono infatti in aumento del 25% rispetto allo scorso anno.
I cani adottabili sono circa 150.000 e quest’anno complessivamente ci si aspettano circa 7.500 richieste di adozione e l’uscita di almeno 5.200 cani, il che vorrebbe dire in proiezione su scala nazionale che complessivamente potrebbero essere più di 20.000 i cani adottati nel periodo natalizio.
Ovviamente non sempre le richieste si trasformano automaticamente in adozione, sia per le molte rinunce dei singoli richiedenti sia a causa della non compatibilita’ di gestione dell’animale adottando da parte del richiedente in quanto molti canili prima di affidare un animale alla sua nuova famiglia propongono giustamente un periodo di preaffido della durata di circa un mese.
Stando alle richieste finora pervenute i cani piu’ gettonati sono i cuccioli, seguiti da cani di grossa e piccola taglia e in eta’ compresa tra i 6 mesi ed i 4 anni.
Fra coloro che rinunciano all’adozione sono in maggioranza le persone alla ricerca di cani di razza specifica, che ovviamente non sempre sono disponibili in canile. Il 70% dei cani adottati lo scorso anno sono meticci.
“Anche nel settore delle adozioni ci sono miglioramenti rispetto agli scorsi anni, sia nel numero di richieste ma soprattutto nel settore dei controlli, in modo da arrivare molto spesso a quelle che possiamo chiamare le adozioni responsabili, dice Lorenzo Croce presidente nazionale Aidaa. Molto importanti sono infatti i percorsi di preaffido messi in atto dalla maggioranza dei canili per far si che una volta entrato in famiglia il cane sia il meno possibile esposto al rischio di tornare in canili o ancor peggio di essere successivamente abbandonato.
Le adozioni sono piu’ concentrate nelle regioni del Centro-Nord Italia, mentre al Sud ed in particolare nelle regioni Lazio, Puglia e Sicilia – conclude Croce – ci sono ancora troppi canili che non favoriscono le adozioni. Per questo motivo occorre introdurre orari di apertura al pubblico piu’ ampi, specialmente nei fine settimana, e favorire la presenza dei volontari e delle associazioni allo scopo di incentivare le adozioni ovviamente in maniera responsabile e attraverso l’istituzione obbligatoria dei percorsi di preaffido”.