Trasporto cani rivoluzionato a Brescia, grazie alla rivisitazione delle norme orme del regolamento per l’ingresso sull’autobus degli amici a quattro zampe

cane autobus

 

In città vengono riviste le norme del regolamento che tutelano l’ingresso sull’autobus sia del passeggino per i bambini sia per i cani

Il rapporto tra cani ed esseri umani è caratterizzato da affetto, cure e coccole ma anche da un buon equilibrio di diritti e doveri. Tutti siamo coscienti di quanto la convivenza in casa richieda regole e pazienza ma quando usciamo fuori dai nostri spazi ed entriamo nei luoghi condivisi con altre persone, le regole devono essere applicate ancor più severamente.

Naturalmente è giusto anche che le regole stesse vengano aggiornate e riviste, in modo da tener sempre presente le necessità dei cittadini che, comunque sia, variano con il trascorrere del tempo. Questo è quanto è successo a Brescia, dove sono state presentate le nuove norme nel regolamento del trasporto pubblico. Le novità sono che, d’ora in poi, i cani possono salire a bordo dei mezzi senza che il proprio padrone debba pagare un biglietto per loro e il passeggino per i bambini potrà rimanere aperto.

L’assessore alla Mobilità e al Traffico Fabio Rolfi precisa che il testo in questione era fermo al 2003 e necessitava di un ammodernamento non solo per aggiornarlo con i provvedimenti regionali in materia, come le tessere di libera circolazione per le forze dell’ordine e i sistemi di videosorveglianza a bordo, ma anche per renderlo più comodo e fruibile per gli utenti.

Queste modifiche servono soprattutto per agevolare e introdurre benefici per gli utenti. Sino a oggi, infatti, una mamma con bambino a seguito che viaggiava su un autobus di linea era costretta a chiudere il passeggino, prendersi il pargolo in braccio e pagare un biglietto in più per il carrozzino chiuso e inutilizzato, per il volume occupato. Oggi, invece, la stessa mamma potrà comodamente portare con se il passeggino aperto con il bimbo a bordo e senza pagare in più.
Ma molto importanti sono anche le prescrizioni che sanciscono la gratuità dei cani. Prima il padrone, a meno che non si trattasse di un cane per ciechi, pagava un biglietto in più per l’amico a quattro zampe, oggi non più.

Maria Pezzillo

Redazione Petpassion.tv

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