Allarmanti dati arrivano dalla capitale francese: sarebbe arrivato a sei milioni il numero dei topi presenti a Parigi, ormai penetrati in ogni anfratto della metropoli. E senza distinzioni fra quartieri alti e bassi.
Negli ultimi tempi, infatti, sempre maggiori sono le segnalazioni da parte dei cittadini per quanto riguarda la presenza di topi in ogni parte della città, che si tratti di zone popolari, tradizionalmente meno curate anche dal punto di vista dei pubblici servizi, o dei quartieri ricchi della città francese; si calcola una media di 4 topi per abitante nelle zone più facoltose (come quella del VII arrondissement, la parte della città in cui il costo medio degli immobili si aggira intorno ai 9000 euro al metro quadro e il reddito si attesta sui 5000 euro pro capite), numero che arriva addirittura a 8, 10 esemplari di roditori per persona nelle aree popolari della Citè Curial e del XIX arrondissement, dove molti abitanti hanno già cominciato a cercare nuove sistemazioni, ovviamente con tutte le difficoltà legate al basso reddito, soprattutto in una situazione di crisi diffusa come quella attuale.
E intanto le società che si occupano di derattizzazione traggono grandi benefici da tutto questo: le attività in questione, un tempo viste come marginali nell’economia francese, hanno infatti registrato un aumento del fatturato di circa il 40%, rischiando di entrare nel Cac 40 – l’indice borsistico delle maggiori aziende francesi – : come Euroclean, quarta maggiore società di derattizzazione francese, che ha recentemente istituito un servizio notturno, per far fronte alle chiamate che arrivano «a tutte le ore; chiedono interventi di urgenza, anche da Neuilly che è il comune ultraricco di Sarkozy».
L’invasione dei roditori si registra, per la verità, già dal 1979, e tuttavia quello che inizialmente era un fenomeno prettamente riservato alle zone di campagna e di periferia, ha subito recentemente tendenze accentratrici, che hanno portato l’ondata di piccoli animali ad insediarsi e radicarsi sempre più a fondo nel cuore della capitale e delle grandi città, eliminando in questo modo qualunque differenza di ceto e condizione sociale ed economica, dimostrando – se ce ne fosse bisogno – che i topi non sono poi così interessati a questi aspetti.
I luoghi maggiormente bersagliati dall'”esercito invasore” – stando almeno alle segnalazioni e alle richieste di intervento delle imprese di derattizzazione – sembrano essere i ministeri e gli edifici pubblici, Matignon – la residenza del primo ministro – e l’Eliseo, sede del presidente Sarkozy, con conseguente istituzione dei “derattizzatori ufficiali di Nicolas e Carla”.