La Parvovirosi nel gatto è una malattia virale che è più nota con il nome di Panleucopenia virale felina. È causata da un Parvovirus differente da quello che provoca la Parvovirosi canina o Gastroenterite virale. Ci sono dei sintomi a cui prestare attenzione: bisogna trattare i gatti il prima possibile in quanto la Panleucopenia virale felina può decorrere in forma molto grave, causando vere e proprie epidemie.
Panleucopenia felina: cause
Siamo abituati a sentire parlare di Parvovirosi nel cane o Gastroenterite virale canina. Tuttavia, esiste un Parvovirus che provoca una grave patologia anche nei gatti. Qualcuno chiama la patologia da esso causata Parvovirosi del gatto, ma in realtà sarebbe meglio definirla Panleucopenia virale felina. La causa della Panleucopenia felina è un Parvovirus, un virus a DNA: questo virus si trasmette solamente fra gatti.
È un virus che tende a persistere parecchio a temperatura ambiente, soprattutto se protetto in materiale organico. Inoltre, resiste alle basse temperature e anche al calore. L’alcol non è efficace su di lui, così come non lo sono i sali di ammonio quaternario (che si dimostrano essere utili in corso di Cimurro nel cane), mentre l’unica soluzione per eliminare il virus dall’ambiente sembra essere l’utilizzo della candeggina (ipoclorito di sodio), con lavaggi ripetuti. Il che spiega perché, soprattutto in ambienti sovraffollati come le colonie feline o i gattili, sia facile che partano vere e proprie epidemie.
Le principali vie di trasmissione della parvovirosi felina sono:
- contatto diretto con gatti malati e secrezioni, con particolare riferimento a feci e urine (i gatti guariti possono eliminare il virus anche per 6 settimane);
- trasmissione transplacentare;
- contatto indiretto: il virus può essere veicolato da oggetti, indumenti e insetti (particolare attenzione, dunque, quando si maneggia un gatto con Panleucopenia felina).
Parvovirus gatto, quali sono i sintomi?
In realtà sembra che i gattini vengano quasi tutti a contatto col virus, ma se assumono il colostro materno ecco che ottengono una buona protezione fino ai 3 mesi. Questo perché si è notato che molti gatti hanno gli anticorpi contro questo Parvovirus, pur non avendo mai avuto sintomi (si ipotizzano infezioni subcliniche). Problemi ci sono soprattutto con i gattini orfani che non hanno assunto il colostro.
La malattia tende a manifestarsi in maniera particolarmente grave nei gattini non vaccinati di età compresa fra i 3 e i 5 mesi. La Panleucopenia felina manifesta sintomi diversi a seconda della forma in cui si presenta:
- Iperacuta: il gattino muore in 12 ore manifestando shock settico, ipotermia, convulsioni e coma. Il gattino spesso non manifesta alcun sintomo che possa far sospettare lo scatenarsi della malattia: la mattina sta bene e la sera il gattino è morto.
- Acuta: il gattino comincia prima a non mangiare, poi compare febbre alta, abbattimento, vomito biliare, disidratazione grave per continuare nella fase terminale con diarrea, anse intestinali dalla consistenza pastosa e aumento di volume dei linfonodi mesenterici.
Ma non è finita qui. Molti gattini manifestano poi delle complicanze anche gravi come:
- ulcere nel cavo orale (da differenziare da quelle provocate dall’Herpesvirus che causa la rinotracheite virale felina e da quelle della Calicivirosi);
- diarrea con sangue;
- ittero;
- CID.
Nonostante l’alto tasso di morbilità e mortalità, alcuni gattini riescono a sopravvivere alla malattia, ma possono impiegare settimane prima di rimettersi del tutto.
Gatte non correttamente vaccinate che contraggono la malattia durante la gravidanza possono andare incontro a fenomeni di aborto e infertilità. Nel caso i gattini riescano a nascere possono manifestare sintomi neurologici o oculari:
- sindrome cerebellare con tremori non intenzionali (a volte lievi, a volte talmente forti da non consentire al gattino di alimentarsi);
- atassia;
- incoordinazione motoria;
- alterazioni della retina.
Come dicevamo prima, poi, ci sono molti gatti con infezioni subcliniche che non manifestano alcun sintomo.
Diagnosi e terapia della Parvovirosi felina
Se noti uno o più di questi sintomi nel tuo gattino, non attendere e contatta subito il veterinario. Tramite visita ed esami del sangue il veterinario potrà sospettare la presenza di una Panleucopenia virale felina (tipica la presenza di leucopenia, alterazione ematica non specifica però della Parvovirosi felina). È possibile effettuare anche dei test sierologici.
Purtroppo, essendo una malattia virale, non esiste terapia specifica per la Panleucopenia nel gatto. Si attua terapia di sostegno e sintomatica.
Prevenire la Panleucopenia virale felina: il vaccino
Prevenire la Parvirosi nel gatto è possibile vaccinando correttamente i gatti, sia i gattini che gli adulti, seguendo il protocollo vaccinale suggerito dal tuo veterinario. Il vaccino fa parte del classico trivalente dei gatti, insieme a Herpesvirus e Calicivirus.
Quali e quanti sono i vaccini dei gatti? Scoprilo insieme a noi.
Approfondimento: Purina ProPlan