Sembra difficile crederlo, ma proprio mentre un ospedale di Genova, il San Martino, apre le porte ai pet perche’ visitino e rechino conforto agli ammalati proprietari, Aidaa diffonde la notizia che oltre 200 gli ospedali italiani non ammettono l’ingresso nei reparti di degenza dei cani guida per non vedenti.
Questo fatto ha scatenato nelle ultime settimane una serie di episodi davvero poco piacevoli: in alcuni ospedali del centro-nord Italia persone non vedenti non sono state ammesse ad assistere i familiari ricoverati in reparto in quanto accompagnati dal cane guida, creando di fatto una situazione assolutamente discriminante nei confronti di questi cittadini.
In molti ospedali italiani e’ ammessa la presenza del cane guida che accompagna il non vedente sia in fase di ricovero, che in fase di visita. Si tratta dunque di una situazione che andrebbe omologata e uniformata attraverso la modifica dei regolamenti ospedalieri di quelle strutture che non riconoscono la possibilità di ingresso nei reparti di degenza privi di vista accompagnati dai loro cani guida.
Per questo motivo Aidaa lancia un appello al Sottosegretario alla Salute Francesca Martini affinche’ attraverso apposita Ordinanza Ministeriale permetta l’ingresso dei cani nei reparti di degenza delle strutture
ospedaliere ad esclusione ovviamente dei reparti di rianimazione, chirurgia e nei reparti “infettivi”.
Al momento sono circa una ventina le segnalazioni giunte al Tribunale degli Animali di Aidaa da parte di persone prive di vista che si sono visti rifiutare l’accesso ai reparti di degenza insieme ai loro cani guida, segnalazioni che riguardano prevalentemente ospedali delle regioni del Nord Italia.