La cura del pelo del cane non è solo un vanto estetico, ma rientra tra le attività quotidiane da mettere in pratica al fine di garantire una buona salute dell’animale. Ci sono vari tipi di pelo, a seconda della razza del cane, pertanto bisogna conoscere le specificità del proprio animale per sapere come curare il pelo del cane. Di seguito si propongono alcuni consigli generali su come curare il pelo del cane, che però non si sostituiscono al supporto del veterinario, essenziale per individuare i trattamenti migliori per il proprio animale.
Come può essere il pelo di un cane?
Per quanto concerne il pelo dei cani, in linea generale esistono due tipologie di cani: i cani a pelo lungo e i cani a pelo corto. I primi richiedono una cura costante e giornaliera, mentre per i secondi la gestione del pelo è più semplice. All’interno di queste due macro-aree però, ci sono ulteriori differenziazioni, che rendono il discorso un po’ più complicato.
I cani a pelo corto, come i Beagle, richiedono una cura del manto meno frequente, ma comunque necessaria per eliminare cellule morte e mantenerlo lucido e pulito. I cani a pelo lungo invece, necessitano di essere spazzolati ogni giorno, sia per evitare che fastidiosi parassiti vi si annidino dentro, sia per sciogliere i nodi che facilmente si formano.
Esistono poi i cani con pelo riccio, come il Barboncino e i cani glabri, come il Cane nudo cinese, che sembra senza pelo anche se in effetti anch’esso è ricoperto da una fitta peluria: queste due tipologie di pelo sono le più semplici da gestire, ma ciò non significa che non richiedano cure, se pur saltuaria.
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Come prendersi cura del pelo corto del cane
Prendersi cura del pelo corto del cane è un po’ più semplice rispetto a quanto accade per chi ha i cani a pelo lungo. Il mantello va spazzolato con regolarità per togliere il pelo morto ed eventuali impurità che possono depositarsi, ma non si corre comunque il rischio di formazione di nodi. È possibile utilizzare anche manopole e guanti appositi per cani a pelo corto.
Eventuali corpi estranei come foglie, spighe e rametti vanno tolti il prima possibile, mentre per il bagno conviene chiedere al proprio veterinario ogni quanto farlo e con che prodotti: molto dipende dallo stato di salute generale del cane, nonché dallo stato di salute del mantello, della cute e dalla eventuale presenza di patologie come dermatiti e parassitosi.
Se noti che il pelo corto del tuo cane assume un aspetto opaco o poco lucido, chiedi al tuo veterinario: a volte la causa va ricerca in carenze vitaminiche o di minerali che richiedono integrazione o una modifica della razione alimentare del cane.
Come prendersi cura del pelo lungo del cane
Per quanto riguarda il prendersi cura del pelo lungo del cane, la situazione si complica. A seconda del tipo di mantello e della razza, variano le metodiche con cui trattare il mantello. Prendiamo un Collie a pelo lungo e un Komondor: di sicuro l’estrema differenza del pelo farà sì che le modalità di cura siano profondamente differenti.
In generale, un cane a pelo lungo (non “rasta”) avrà bisogno di essere spazzolato con frequenza giornaliera per evitare la formazione di nodi fastidiosi. Il cane andrà spazzolato in ogni sua parte, non solamente sul dorso. Spesso, infatti, si vedono cani a pelo lungo perfettamente spazzolati sul dorso, ma pieni di nodi sotto le orecchie, a livello del cavo ascellare, nell’inguine o sotto la coda.
Spazzolandolo potrete anche eliminare eventuali rametti e foglie rimasti impigliati nel pelo.
In caso di formazione di nodi, esistono apposite spazzole cardatrici da utilizzare per cercare di rimuovere il pelo. Lavare il cane, invece, sperando che il nodo si sciolga da solo, è poco efficace.
Come prendersi cura del pelo riccio del cane
In realtà non è complicato curare il pelo del cane riccio: solitamente non c’è sottopelo, non si formano nodi e ne perdono veramente pochissimo. Quello a cui bisogna prestare attenzione è a spazzolarlo correttamente con gli appositi strumenti. Ci sono alcune razze, infatti, in cui il pelo riccio non deve essere spazzolato e neanche tosato, ma solo strippato, altre in cui bisogna procedere con la spazzolatura in un determinato modo e direzione del pelo. Questo è importante soprattutto per i cani che devono fare esposizioni: presentare in mostra un cane non toelettato come richiede lo standard di razza, è penalizzante o motivo di squalifica a volte.
Se sei nel dubbio e non sai come vada toelettato e spazzolato il tuo cane, chiedi indicazioni al tuo veterinario, il quale saprà anche indicarti a quale toelettatore rivolgerti in caso di bisogno.
Con cosa lavare il cane?
Nel caso il cane richieda di fare un bagno, chiedi al tuo veterinario quale prodotto sia più indicato. Nei cani che non hanno particolari problemi di cute o dermatite, possono andare bene shampoo ad uso veterinario normali (mai usare quelli per uso umano: cani ed esseri umani hanno pH di pelle differenti).
Tuttavia, nei cani che soffrono di particolari forme dermatologiche, possono essere richiesti bagni medicati o shampoo specifici per questa o quella patologia. Idem dicasi se noti una perdita di pelo anomala nel cane.
Anche per quanto riguarda la frequenza, dipende dalla cute del cane e dal suo stile di vita. La tendenza è quella di lavare troppo frequentemente cani che non ne hanno effettivo bisogno, convinti che quel cattivo odore che emanano dipenda dal pelo (ma in realtà quasi sempre il problema del cattivo odore è legato a un’otite trascurata o a problemi ai sacchi paranali). Questo a meno che il cane non sia affetto da forme di dermatite che richiedono lavaggi più frequenti con prodotti specifici.
Approfondimento: Purina ProPlan
Fonti: PubMed, Treatment of canine atopic dermatitis: 2015 updated guidelines from the International Committee on Allergic Diseases of Animals (ICADA) di Thierry Olivry, Douglas J DeBoer, Claude Favrot, Hilary A Jackson, Ralf S Mueller, Tim Nuttall, Pascal Prélaud, International Committee on Allergic Diseases of Animals