Una sentenza, in caso di separazione dei coniugi, ha stabilito per l’affidamento degli animali un criterio particolare. Esaminiamo nel dettaglio
(Marzo 2013) In caso di separazione di coniugi anche per cane e gatto va deciso l’affidamento come accade per i bambini. E se in famiglia c’è un bimbo, l’animale d’affezione resta con lui.
I diversi legami affettivi instaurati con i componenti della famiglia sono il presupposto per l’affidamento dell’animale domestico. E’ stato così per un recente provvedimento del Tribunale di Milano, che ha stabilito di non separare il gatto di casa dal bambino della coppia.
Questa sentenza indica l’attenzione per la tutela del minore, che avrebbe ricevuto un ulteriore trauma per la separazione dall’amato gattino, ma anche l’attenzione per l’animale di casa, non più considerato come un oggetto, ma come essere “senziente”.
E quando in casa non ci sono bambini? Anche in questo caso va valutata l’intensità del rapporto con uno dei due componenti della famiglia. Precisando che le spese di mantenimento seguono l’usuale ripartizione tra ordinarietà (a carico del coniuge affidatario) e straordinarietà (a carico di entrambi i coniugi).
(Fonte: IlSole24Ore)