Il problema di chi vive solo e lavora tutto il giorno fuori casa: posso o non posso prendere un cane? Ecco una guida per farlo vivere felice.
Prima di tutto, dovete valutare la scelta della razza del cane: ce ne sono alcuni che soffrono tantissimo di malinconia quando restano soli per molte ore, come i dobermann, mentre altri che sono molto più indipendenti e in grado di trovarsi cose da fare anche in vostra assenza senza soffrire, come gli husky. Evitate quindi tutte le razze conosciute per il grandissimo attaccamento al proprietario, come per l’appunto i dobermann, i cani da pastore e i molossoidi, e puntate su animali come i cani nordici, i levrieri, i segugi e i terrier.
Scegliere bene la razza però non basta, perchè ogni cane, come ogni uomo, ha il suo carattere e, in generale, è un animale sociale che ama la vita di branco. L’ideale per ovviare alla solitudine è quindi affiancargli un compagno, non necessariamente cane a sua volta. Ce ne sono tantissimi che accudiscono gatti, cavie e criceti, convincendosi di avere una missione di protezione da svolgere in assenza del padrone, che li fa sentire utili e realizzati e annulla lo stress da separazione. Occhio: non tutte le razze legano con gli altri animali!
Se volete un cane che di norma non ama stare con altri generi di pet, allora l’unica scelta è avere due cani della stessa specie. Per voi avere uno o due cani non ci sono particolari problemi di spazio o di cure, ma sicuramente aumentano le necessità economiche. Ovviamente, non prendete due alani per farli stare in un monolocale, ma questa è questione di buon senso…
Ora che il vostro cane può stare solo, ricordate che la vera differenza la fa la qualità del tempo che gli dedicate: ossia le ore in cui giocate con lui, andate al parco, lo coccolate. Non basta dargli da mangiare e portarlo in passeggiata. Ha bisogno di divertirsi con voi, creare un rapporto, passare con voi gite e vacanze: se siete pronti a tutto questo, allora siete pronti per un cane.
Claudia Resta
Petpassion.tv – [email protected]