Ciao ami-cani sono Bibì. Avete passato un buon Ferragosto?
Io abbastanza. Vi racconto quello che mi è successo il giorno 15 al parco sotto casa mia. Come al solito stavo facendo la mia serena passeggiatina con Rosy. Scenario deserto, buon sole, l’odore dell’erba, della terra, il canto degli uccellini. La mia pallina, il biscottino premio che Rosy tiene ben nascosto dentro la sua borsetta, la fontanella dell’acqua da raggiungere…Ad un certo punto del tragitto incontriamo una famiglia giovane con un bambino attratto da me. Vuole fare amicizia. Mi chiedono una carezzina. Tutto sembra tranquillo e armonioso. Pacifico.
Operazione parco sicuro e protetto: Bibì con museruola, guinzaglio e scorta al seguito*
A violare la nostra privacy arriva un vecchio tizio furioso (mai visto prima) con un aria da orco che ha intimato la mia padrona con queste parole: “Lei non deve fare giocare (tirare la pallina) e abbaiare il suo cane in questi paraggi altrimenti la denuncio e chiamo i vigili. Mi ha capito? Lei sta disturbando la quiete. E questo è un reato penale. La ho avvertita”.
Rosy per tutta risposta non si è fatta attendere. Ha preso la palla al balzo e gliel’ ha ritirata contro dicendogli che non stavamo assolutamente facendo niente di male. Anzi, comportandosi in maniera civile e corretta, ha puntualizzato che la sua reazione è stata del tutto spropositata e fuori luogo (Il parco pubblico dista circa cento metri dal centro abitato) trattandoci come due ricercate malfattrici. Ma ragionando, non ci vuole molto a capire che, allora, anche gli schiamazzi dei bambini in festa posso essere molesti. Andandosene con la coda tra le gambe, ci ha urlato contro che i rumori dei cani sono una cosa, quelli delle persone, un’altra!
Rosy non ci ha visto più e gli ha dato del razzista. Intanto, in lontananza, si sentiva l’abbaiare degli altri ami-cani che solidarizzavano con me. Davvero non credevo ai miei occhi. Un semplice volontario del parco che si trasforma in un cecchino scelto e molesto. Voleva condannarmi a morte sicura con l’arresto e una maxi-multa per aver soltanto abbaiato di felicità: solo per 20 secondi di vita?! Che giustizia è questa? Abbaiato=non ululato, mugolato, grignato, lamentato, sbraitato! Come si vede non sono solo i cani ad aggredire le persone.
Fortuna nostra, è stato istituito un tribunale civile per animali che ci affianca in ogni controversia. Resto dell’idea che è sempre meglio essere un ‘cane bastardo’ che un ‘bastardo uomo’. Poi, alla fine, ho capito che la quiete che stavo disturbando era solo la sua, visto che si era rimesso comodamente seduto sulla panca di legno a leggere un libro con l’i-pod incollato agli orecchioni e con il sigaro acceso! E, soprattutto, con la frustrazione “bestiale” di dover prestare un servizio gratuito da volontario (per chi poi) il giorno di ferragosto.
*Intesa non come difesa personale ma.. per assicurare incolumità ai passanti!
N.B.La foto ritratta descrive il mio musetto sbiancato e gli occhietti sgranati per quanto è successo al parco.
La vostra Bibì