L’amore per i cani torna alla ribalta, in un momento in cui la “dipendenza da pet” e’ sempre piu’ diffusa e l’amore per il nostro quadrupede sembra insostituibile. Mentre i labrador si fanno concorrenza in libreria con «Liu’. Biografia morale di un cane» di Edmondo Berselli e «Il patto del labrador» di Matt Haig, al cinema sta per arrivare «Hachiko, a dog’s story», con Richard Gere.
E da domani anche una mostra dal titolo «Ritratto di cane con signora» del fotografo di moda, Giovanni Gastel, per celebrare il legame d’amore cani-umani. Le foto, esposte nelle vetrine della Rinascente per beneficenza, ritraggono le signore dell’alta borghesia milanese: Alessandra Chiodi Daelli, Afef Jnifen, Giacinta Dal Verme, le tre De Benedetti Alix, Mita e Neige, Alessandra Gucci, Stefania Sabbadini, Susanne Thun, Francesca Versace e Giorgiana Zappieri sono in posa «classico familiare e un po’ ironica» spiega Gastel, con l’amico a quattro zampe «blasonato».
“E’ la prima volta che nei miei ritratti entrano i cani. Guardando l’alta borghesia canina allineata, aristocrazia del mondo a quattro zampe, si vede che i padroni sono più innamorati dei cani di quanto i cani non lo siano dei padroni. Forse un po’ esagerano» commenta il fotografo.
E cosi’ non ci stupiamo del commento di Afef, modella e moglie dell’imprenditore Tronchetti Provera, che del suo bichon di nome Alik racconta: “ Non lo faccio viaggiare in aereo, non voglio lo rinchiudano, ma viene con noi in auto da Portofino. Oltreche’ bellissimo e’ un amore: tenero, gioioso. Ti coccola, fa mosse da scimmia, conquista anche chi non ama i cani. I cani comprendono lo stato d’animo emotivo del padrone. Se ti vedono triste ti vengono vicini e ti fanno una compagnia pazzesca». E la proverbiale somiglianza cane e padrone? «Andiamo dallo stesso parrucchiere» scherza. «Per Alik solo un alleggerimento in estate». Anche Alessandra Gucci, stilista del superlusso, non esita a parlare della sua Meringa , un samoiedo bianco, come fosse un figlio: “e’ premurosa e presuntuosetta, sa di essere bellissima e si offende se tutti non le fanno i complimenti. L’ho presa l’inverno scorso con un inganno. Ho convinto il mio fidanzato Clemente a seguirmi in un allevamento a Trieste, ma l’avevo già scelta. Lei mi somiglia, e’ solare, si lascia tirare i peli dai bambini, ha occhi buoni. Se mi vede triste si rattrista. Se la sgridi sbatte giù le orecchie e tira fuori la lingua, fa la foca. Per me e’ un figlio peloso. Raggiungiamo in auto lo showroom milanese delle mie borse Armonia, ma essendo un cane artico Saint Moritz resta il suo paradiso”.
Sono belli, profumati ed eleganti i cani borghesi ritratti da Giovanni Gastel, chissà loro cosa ne pensano? (A.B.)